mercoledì 31 ottobre 2007

Halloween

Ore 6:15
Mamma: "Che sei sveglia?"
Io: "Adesso sì!"
Mamma: "Oggi è la festa di Aulin!"
Io: "Seee, del Nimesulide!"
Mamma: "Vabbè, come si dice..."
Io: "Halloween mamma!"
Mamma: "Aulin con due elle, uguale..."

Ore 7:20
Cellulare!
Mamma: "Ma già ti cercano?"
Io: "Pronto..."
Amica del cuore: "Ciao, che fai? Io sto all'aeroporto!"
Io: "Vero... Londra..."
Amica del cuore: "Senti, come si dice in inglese dolcetto o scherzetto?"
Io: "A me vieni a fare le domande in inglese?"
Amica del cuore: "Vabbè, è materia tua!"
Io: "Mia in che senso?"
Amica del cuore: "Dai, le cose da strega..."
Io: "Da strega... mah... vabbè, si dice sweet or scherzett!"
Amica del cuore: "Non devi inventare!"
Io: "Va bene, chiedo a Scinti, ti faccio sapere..."
Amica del cuore: "A chi chiedi?"
Io: "A Chiara!"
Amica del cuore: "Ehhh, ma non puoi rompere le palle alle persone a quest'ora!"
Io: "Le mando un sms... e poi... scusa, tu mi hai appena telefonato!"
Amica del cuore: "Ma tu è diverso!"

Ore 7:35
Io: "E ricordati di comprare qualche dolce per i bambini che vengono a bussare..."
Mamma: "Dolce? L'anno scorso volevano i soldi!"
Io: "Ma che soldi? Dolcetto o scherzetto si dice!"
Mamma: "Beata a te. Gli ho dato quasi dieci euro..."
Io: "Mamma, ma a chi hai aperto l'anno scorso?"
Bip bip
Mamma: "Che è?"
Io: "Messaggio."
Mamma: "E chi è?"
Io: "Chiara, mi ha scritto come si dice dolcetto o scherzetto in inglese."
Mamma: "E come si dice?"
Io: "Trick or treat. Ma che ti importa?"
Mamma: "Così, per cultura..."

Buon Halloween a tutti!

marzia.elle

lunedì 29 ottobre 2007

Bei discorsi...

Ieri ascoltavo la replica dell'intervento di Veltroni alla costituente del Partio Democratico.
Lo ascoltavo con attenzione.

Veltroni è il sindaco della mia città, Roma.
E' una persona che considero intelligente, retta, con ancora qualche valore in tasca.
Roma non è una città facile. Ha molti problemi, molti abitanti, molte esigenze.
Non penso che abbia fatto il massimo, ma non sono scontenta.
A chi lo ha accusato di pensare solo alla "cultura" fregandosene dei veri problemi, rispondo che la cultura migliora la società.

Bene, ascoltavo il suo intervento. In silenzio.
Veltroni ha salutato, ha ringraziato, ha sorriso.
E poi ha proclamato il piano programmatico del partito. Ha, cioè, firmato il suo accordo con l'elettorato.
Ma che bello!
Veltroni è contro il precariato.
Contro le pensioni minime che tolgono dignità a chi ha lavorato tutta la vita.
Veltroni è per la ripresa.
Per la sicurezza.
Per lo sviluppo e l'equità sociale.
Ma che bello!
Quando sarà al governo farà tutto ciò.

Ora, però, avrei una domanda per il mio sindaco: "Scusa Walter, ma adesso, dove cazzo pensi di stare?"
Non gliel'hanno detto che il suo partito è una forza di governo?
Ecco, facciamo che lo sappia, così, magari, invece di fare promesse, muove il culo, perché questa elettrice di sinistra è un po' alterata!

marzia.elle

venerdì 26 ottobre 2007

Rido per non piangere!

Oggi, Vittorio Sgarbi ha detto del Cenacolo di Leonardo: "Quella cagata di affresco non lo si può danneggiare più di così, è già un fantasma".
Quindi, ha aggiunto che la colpa è di Leonardo che lo ha dipinto male.
Sgarbi, attualmente, è assessore alla cultura.

Siccome, a breve, vorrei diventare ministro dell'Istruzione, vado ad aggiornare il curriculum esternando qualche mia perplessità sugli autori della Letteratura Italiana.

Manzoni ha scritto delle puttanate.
Pirandello faceva terribili errori d'ortografia.
Svevo era uno sfigato depresso senza idee.
Le poesie di Montale fanno schifo.
La Deledda le canne al vento se le faceva.

E qui mi fermo, perché non vorrei puntare subito al Nobel.

marzia.elle

giovedì 25 ottobre 2007

Tornare alla realtà!

Io: "Ragazzi... la domanda sembrerà strana, ma oggi è giovedì?"
Ciccio: "Sì."
Claudio: "Non ti vedo niente bene..."
Ciccio: "Ma questo ancora per ieri?"
Io: "Non so se ne esco..."
Claudio: "Mah... io invece adesso devo prendere il motorino e tornare a Genzano sotto l'acqua... questi so' problemi!"
Io: "Tu pensa a Giacomo e avrai il cuore caldo!"
Claudio: "A Ma', se penso a Giacomo mi addobbo sul primo paletto!"

In verità, comincio ad essere stanca di queste basse insinuazioni!

marzia.elle

Corrispondenza d'amorosi sensi

Avevo paura. Quella paura che annebbia la mente, stringe il cuore, scava nelle frattaglie. Temevo me, temevo per me, temevo ogni parola, ogni reazione, ogni sguardo.
Ma sopra ogni cosa e, seppure incosciamente, temevo la delusione.
Quella che sa essere così cocente quando hai idealizzato un momento, una situazione, una persona.

Poi la porta. I passi. Le parole. Quel corridoio così vicino, troppo vicino per me. "Non sono pronta. Non ora, non ora, non ora, non ora..." Mi ripeto.
Una parte di me si esalta, l'altra muore.
E lì, solo un attimo prima dell'irreparabile, lo sguardo di Federica che potrebbe essere un discorso di un'ora. "Stai calma!" Dice.
"Non posso. Come posso? Come?"
E quei passi, vicini, sempre più vicini... e le parole.

"Ma adesso arriverà il coraggio!" Penso.
Il coraggio arriva sempre dietro la paura.
"Arriverà!" Ripeto testarda.
Bevo dal bicchiere vuoto e via, alzo gli occhi.
Certo non nei suoi, non posso. Non so come salutare e allora non saluto.
Non ho voce, non ho mente, non ho cuore.
E il maledetto coraggio non arriva.
Sto per morire, è chiaro, mi passa avanti la mia vita. Tutta! Pochi secondi, vale niente!
Io sempre lì, impalata. Finché una voce dice: "Oh... la leopardiana!" e mi sento abbracciare.

Mondo ti amo! Mondo ti odio! Vita maledetta ti adoro. Schifoso presente mi fai impazzire. Voglio vivere per sempre, voglio schiattare ora. Voglio gridare, piangere, ridere, ma soprattutto... vorrei dire qualcosa di sensato. Non intelligente, non miro a tanto.
E invece sto zitta. Ferma. Immobile. Impietrita.

Chiara mi sorride e lo so, ogni suo gesto grida: "Vai, buttati!"
Federica mi guarda e un po' trema, perché lo sente. Sente il terrore che mi scorre nelle vene e per la prima volta, lucidamente, capisce che sì, forse non ce la farò. E ha pietà per me.
Poi, di nuovo, la sua voce. "Ho portato una cosa per te!" Mi dice.
E' il catalogo degli eventi leopardiani organizzati per il bicentenario della nascita di Giacomo.
Mi dice che ne è stata l'organizzatrice. E io vorrei dirle che lo so. Che so perfettamente chi è. Che ho letto ogni suo scritto, di ogni suo maestro, di ogni suo collega. Ma sto in silenzio.
Ho il vuoto dentro. Non ricordo nemmeno il mio nome.
In quel preciso momento, me lo sento, sta pensando: "Però, Chiara poteva dirmelo che la sua amica, poverina, è muta!"

Ci sediamo.
Bevo del vino.
In vino veritas. Spero segretamente i latini avessero torto.
La mia veritas è decisamente imbarazzante!
Respiro. Cerco di tornare padrona di me.
Sto per farcela quando mi sento chiedere: "Bene, e cosa hai letto di Leopardi?"
Federica azzarda un: "Però si era detto che spiegava..."
SBANG! Silenzio.
Sono quasi vent'anni che leggo Leopardi, ma ora qui, con i suoi occhi puntati nei miei, io vedo il deserto. Leopardi chi?
Terrore!
Ma, infine, sono comunque una donna esageratamente fortunata.
Nel momento più terribile lo sento. E' Giacomo. Non poteva lasciarmi sola.
Sento le sue paroli dolci che mi dicono: "Dai, lo sai cosa ti fa impazzire. Lo sai bene. Quante serate abbiamo passato insieme così?"
E lo dico: "Le Operette Morali."
Le Operette Morali!
Che mi struggevano a diciassette anni, mi consolavano a venti, mi spiegavano la vita a venticinque, mi rendevano complice a trenta.
Le notti passate a leggere interrogandomi. Sola. Contro il mondo ostile che mi circondava.
E allora vorrei dire che sì, le adoro. Che la mia vita è così anche grazie a quello che un ragazzetto scrisse nell'Ottocento. Parlami ti prego.
Parlami di lui.
Vorrei essere il tuo vicino di casa, il tuo autista, il tuo amico d'infanzia, il tuo giardiniere. Per vederti ogni giorno e chiederti: "Parlami di lui!"
Ma sto in silenzio.
Perché sono pavida e non ho cuore di dire che passerei la vita solo ad ascoltarti. E tu sei discreta e non faresti ciò che non chiedo.
E' la prima volta. E' la prima volta che sento di non essere più sola.
Non importa più chi sono, non importa chi sei, è solo amore.

La letteratura è così, è democratica, perché si può essere niente come me e avere l'occasione di parlare di poesia con chi è tutto.
Si può guardare negli occhi un'altra persona e, in silenzio, dirsi: "Affogo nei suoi versi!"
"Lo so, non è fantastico morire così?"

E' corrispondenza d'amorosi sensi!

Grazie Chiara, mi hai reso felice come nessuno era mai riuscito!

marzia.elle

mercoledì 24 ottobre 2007

C'è un mondo là fuori

Pensavo... pensavo ai monaci Birmani e alla loro marcia.
Pensavo che quando avevo quindici anni, c'erano dei ragazzi al posto loro.
Erano studenti. Abitavano più in là, ma condividevano gli stessi ideali e lo stesso amore per la libertà.
Camminavano per piazza Tian'anmen incuranti dei carri armati che passavano loro sopra. Sorridevano e guardavano la morte
dritta in faccia.
Combattevano la loro guerra. La perdevano di fatto, ma la vincevano nel cuore dei popoli.

Pensavo... pensavo che nel 2001, l'11 settembre, era martedì e io ero in ferie.
Pensavo che morire mentre pensi alla riunione di lavoro o dove andare a fare colazione è due volte crudele. Crudele perché inutile. Crudele perché non ti dà il tempo di riappacificarti con il mondo.
Quella mattina ho chiamato i miei genitori. Volevo solo dir loro: "Vi voglio bene!"

Pensavo... pensavo a quel ragazzo nudo, incappucciato, appeso per un filo elettrico. Pensavo quanto le nostre vite sono diverse e quanto indifferente potrebbe essermi la sua. Pensavo che, invece, avevo voglia di piangere.

Pensavo... pensavo a quel giorno di ottobre che una scuola tremò portandosi via undici bambini.
Pensavo che a non tutti è concesso di morire da eroe.

Penso a Rita che sta combattendo la sua guerra. Penso che no, non la penso mai.
Penso che, a volte, per pensare, devi vedere la morte.

E penso che, sì, è un po' stupido, ma adesso sono qua, ascolto gli Scorpions cantare e ho voglia di abbracciarti mondo infame.

marzia.elle

Respira, non iperventilare...

Amichetti adorati,
smettetela di dirmi che la cena di stasera è una "cosa bellissima"!

LO SO!

Ma me la sto facendo sotto lo stesso!

E non è assolutamente vero che oggi sono intrattabile!

Tu, piantala immediatamente di ridere!
E adesso non fare quella faccia seria!
Bastaaaaaaaaaa!

marzia.elle

Incompresa 2

Mi siedo, accendo il computer, leggo le mail, prendo l'acqua, sorrido al busto di Giacomo e via, penso alla nuova giornata che mi attende.
Non proferisco parola. Non do fastidio. Saluto con educazione.
Io!

Claudio: "A Ma', perché non gli dai una botta di colore a quel coso?"
Io: "Scusa?"
Claudio: "Al busto..."
Io: "Scusa?"
Claudio: "Ma sì, dai, che so... gli fai i capelli neri. La giacchina blu..."
Io: "Scusa?"
Claudio: "Che davvero così... fa tristezza..."
Io: "Sei solo geloso perché lui è bellissimo!"
Ciccio: "Bellis... buuuuuuuuuuaaaaaaaahhhhhhh!"

Ecco, stanno ridendo!
Ridono ancora!
E ancora...

Io: "Respirate ogni tanto..."

marzia.elle

martedì 23 ottobre 2007

riflettendo ....

A volte è difficile…sto bene da sola…mi piace…ci ho preso gusto…da sola nella mia casetta seppur a Milano…lontana dalle persone a cui voglio bene e che mi vogliono bene…me ci sono momenti in cui è dura…vedo intorno a me persone che sembrano amarsi, che forse si amano…a volte non mi serve nemmeno guardarmi intorno…mi basta guardar me…e mi chiedo se un giorno anch’io riuscirò finalmente a sentirmi amata e ad amare…ci sono momenti in cui questa mancanza quasi mi attanaglia il cuore…ci sono momenti in cui senza apparente motivo due rivoli caldi inumidiscono il mio volto e non c’è nulla che li fermi se non la consapevolezza di aver acquisito la capacità di star bene con me, di potermi sentire libera, di aver imparato ad amarmi…ma non mi basta. O almeno non sempre mi basta…a volte mi fa sentire grande, forte, indistruttibile…ma è come se mi mancasse un pezzo…non cerco…non cerco nulla…o forse nel momento stesso in cui dico non cerco mento a me stessa e costantemente cerco…cerco l’amore? Non lo so… cerco qualcuno con cui poter condividere quello che sono diventata e che abbia voglia di condividere se stesso con me… non lo so… so solo che in questo momento provo una tristezza infinita…certo Milano non mi aiuta…qui, sola, lontana…è difficile conoscere gente…Non so nemmeno spiegare quello che provo…c’è una persona a me molto cara che mi dice spesso che secondo la filosofia indù noi abbiamo un secondo cervello all’altezza più o meno dello stomaco…ecco, quello che so è che quando penso che più passa il tempo più può essere difficile trovare la persona “giusta”, mi si stringe completamente lo stomaco…Non so nemmeno io perché sto scrivendo questo…parole in libertà, o meglio, emozioni in libertà.
Forse sono “pretenziosa”…ma dopo tante fregature, dopo aver investito così tanto di me e di energie in storie in cui ho creduto tantissimo e che mi hanno delusa oltre quello che ritenevo possibile…mi sembra complicato…eppure amarsi dovrebbe essere la cosa più naturale del mondo…
Ci sono momenti in cui mi dico “che razza di pensieri…tu non hai bisogno di nessuno!” ma in realtà non ci credo nemmeno io… certo… “tutti sono necessari e nessuno è indispensabile” come ha detto qualcuno più saggio di me…e a me è quel necessario che manca…mi guardo indietro e non tornerei mai sui miei passi solo per non restar sola..ma allo stesso tempo guardo avanti e vedo tutte le cose che desidero, che ho sempre sognato per me e dalla mia vita e le vedo andare sempre più lontane da me…a volte ho paura di non riuscire a raggiungerle mai…amore…cuccioli…il lavoro che voglio…un nido…e allora mi tuffo in ciò che non mi piace, ma che è quello che ho in questo momento…un lavoro a scuola…una casa a Milano…conoscenti…mentre tutto ciò che solo vorrei è lontano o inesistente! No, non sono depressa…ho imparato a fare i conti con questi miei momenti di tristezza e confusione…ora li ho solo condivisi con chi conosco e non…forse dopo questo potrei sentirmi meno sola, mi son detta…forse qualcun altro potrebbe provare qualcosa di simile…
La tv trasmette catastrofi previste per il 2012 e io mi dico “che senso ha stare a preoccuparsi di tutto ciò che ho appena scritto?” Ha senso, perché ha senso per me in questo momento qualsiasi cosa accadrà domani! Ok, il succo di tutto è che mi vedo sola…sono sola…soprattutto mi sento sola…Va bene, già so che stasera non riuscirò a connettermi ad internet così dovrò aspettar domani per condividermi con voi…intanto questi pensieri mi hanno quasi sfinita..credo che me ne andrò a dormire tra un po’ lasciandomi pervadere, almeno nel sogno, da qualcosa che mi porti pace e serenità e gioia cosicché domani io possa iniziare la giornata che verrà meglio di come si sta chiudendo questa che si sta per concludere. Buona notte ora e buona giornata domani!

Questo l’ho scritto il 22 ott. Alle 22 circa.
E’ passato quasi un giorno e ora sto meglio..grazie! Certo mi ha aiutata molto la noia della riunione odierna…un oallosissimo Consiglio di Casse dove i Proff. Non facevano altro e solo che lamentarsi. Che palle…che barba…che noia!...

lunedì 22 ottobre 2007

Aeroporti di Roma

Ora che sono diventata una signorina dabbene (e anche un po' smemorata per l'età che avanza), parto sempre armata di Moleskine.
Così, ovunque, mi do aria da intellettuale prendendo appunti.
In verità, scrivo le solite stupidate che poi riporto qua sul blog!

Al check-in, venerdì 19 alle 6:30
Signorin: "Buongiorno!"
Io: "Buongiorno!"
Signorin: "Lei è cliente hsgdjfsjafsgafssaf [nome impronunciabile]?"
Io: "No..."
Signorin: "Oh, peccato. Mi spiace davvero, ma la fila è l'altra."
Io: "Va bene, grazie."
Cambio fila. Giro intorno i nastri colorati fino a fermarmi, da brava, prima della linea gialla.
Signorin (di cui sopra!): "Prego!"
Io (pensando di essere su scherzi a parte): "Scusi, ma non sono cliente... quella cosa..."
Signorin: "Oh, non importa! Qui è per tutti!"
Io (sempre più certa di vedere spuntare le telecamere da un momento all'altro): "Scusi, ma veramente ero qua un minuto fa e lei mi ha fatto cambiare fila!"
Signorin: "Sì sì, perché i clienti fsgdfahsfdahgfdsa hanno la precedenza. Ma visto che non c'è nessuno..."
Signorin... mavaffanculo!

Al gate, venerdì 19 alle 6:45
Messaggio all'amica del cuore.
"Sono al gate. L'imbarco è fra un'ora. Poi dici che non ti voglio bene!"
Risposta immediata.
"Te non sei normale! Però che bello... fra poco ci vediamo!"
E no, se la buttiamo sul sentimentale è finita...


Al gate, venerdì 19 alle 6:55
Sento un invitante profumo di colazione.
Mi giro. Alle mie spalle c'è una caffetteria / giornalaio.
Mi lancio, ma, a pochi passi, un signore mi fa: "Mi spiace, il bar è ancora chiuso!"
"Volevo il giornale!" Mento.
E lui: "Toh, è chiuso pure quello!"
Questi aeroporti di Roma cominciano a starmi un po' antipatici!

Imbarchiamo.
Il decollo è tranquillo.
Il capitano Gentilini ci saluta.
Passano cinque minuti e ci risaluta.
Altri dieci e ci parla di nuovo.
Il capitano Gentilini è decisamente logorroico!
Oltretutto quando traduce in inglese dice cose diverse.
E sì, la paura folle mi fa comprendere anche l'inglese.
Gli assistenti di volo, nel frattempo, commentano, come fossero soli.
"Aho, fra un po' dice anche di allacciare le cinture al posto mio!"
"Ma ieri, sapessi, prima di atterrare ha detto: signori stiamo per atterrare, tornate al posto di partenza! E' pazzo!"
Nel mentre tento di convincermi che sì, in fondo è strano, ma via, pazzo...
In quel preciso istante iniziamo a ballare.
Succede, stiamo scendendo di quota. Su Alghero c'è vento.
Il capitano Gentilini però, non scende come tutti, lui no, lui sbarella a destra e sinistra.
Scopro improvvisa e potente la fede.
Faccio giuramenti a cazzo. Tipo: "Se scendo da qua non la do mai più!"
"La do a tutti!"
"Mi faccio bionda!"
"Finisco Lettere..."
Finché, alle mie spalle, la voce dell'assistente di volo, chiara, inequivocabile!
"Aho, ma che stiamo a precipita'?"
All'animaccia vostra!

More cuddles!

marzia.elle

ahhhhhhhhhhhhhhhh!

Oggi li odio profondamente!!!
Arrivo a scuola sapendo che la mia classe è fuori per delle riprese...controllo di non avere supplenze...piazzo il mio computerino...mi connetto a internet...mi chiamano per una supplenza
Mi ritrovo due ore in una delle mie classi. Mi dico...un'ora li lascio liberi e un'ora andiamo avanti col programma!
Si scatenano fuochi e fiamme!
Volevo iniziare a fargli vedere dei film di fantascienza!
Trovo Solaris di Tarkovskij...seguono in 3/4 forse 5 non di più!
Ad un certo puntom'incazzo. Ne parte una discussione...si permettono di interferire col mio modo di lavorare! Ok, li ascolto per un po', poi mi sembra che esagerino e comincio pure a tirargli le orecchie!
Sono furiosa!
Vorrei poterli sopprimere uno ad uno, ma non posso!
Stavolta mi vendico!...
Cazzi loro alla prossima lezione!
Pretendono di guardare solo stronzate! Ma come fanno a capure le stronzate se non guardano da cosa nascono?
Sento un odio profondo! Io già odio fare la prof., poi ci si mettono pure loro!
Grazie per lo sfogo.
E' bello sapere che qualcuno mi "ascolta"
GRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRR!!!!!!!!!!!!!!!!!!

domenica 21 ottobre 2007

saltando di palo in frasca

ancora a rubar connessioni... che figata queste nuove tecnologie... allora mie care vecchie ciabatte...come state?
Oggi a Milano altra giornata di merda!
Tranne per il fatto che mi sono svegliata a mezzogiorno!
A dire il vero la prima volta che ho aperto gli occhi erano le otto...mi son guardata e mi son detta "guai a te se provi a trovare un qualsiasi motivo per alzarti a quest'ora di domenica a Milano!" e così da brava e impaurita mi sono riaccucciata sotto la copertina e..magia...quando ho riaperto gli occhi la sveglia segnava le dodici!
Credevo d'aver dormito solo qualche minuto e invece...sarà per questo che mi sento rinco da tutto il giorno?
Ma no, quello è normale...ma mi sento più rinco del normale...mah!

Va beh...appena sveglia lauta colazione...mi vesto con l'abito della domenica...poi spesa...mi armo del mio prestato potente mezzo (una bici scassata a cui ho montato alla meno peggio un cesto) e vado.
All'ipercoop grandi offerte...mi carico come un ciuccio (non per la quantità di cose acquistate, ma per le dimensioni e il peso delle cose comprate!...confezione di acqua, piumone per il letto - lo desideravo da tanto e me lo son regalato! - e poco più), metto tutto sulla bici e indenne riesco ad arrivare a casa!
La fame ora si fa sentire e mi godo le bontà che mi son preparata ieri...mangio...oddio per arrivare a sera ci vuole ancora un casino di tempo!
Che faccio per passare il tempo?
Gira e rigira...mi dedico un po' al mio hobby...creo spille, ciondoli, collane, orecchini...etc...e poi? Non ho voglia di pensare al lavoro e così,,,
che cazzo si fa a Milano da soli?
ok, va bene, vado alla Upim!
Non ho soldi ma con gli occhi compro un casino di cose per la mia casetta!
Torno a casa..ora mi tocca pensare al lavoro. Che palle!
Misuro la febbre che non mi sento bene....sto bene, mi tocca lavorare! Va beh, avrei dovuto lavorare lo stesso!
Ah, già, domani la mia classe è in uscita didattica e così non devo preparare nulla. Potrei anticiparmi per martedì giorno in cui dovrò "intrattenere" un branco di adolescenti/adulti per ben tre ore...sti cazzi, non mi va!
Cerco una connessione internet e finalmente dopo vari tentativi la trovo!
Nel frattempo metto il computer in corrente e...oddio...salta tutto! Santo salva vita! La presa è bruciata e tale resterà finchè non riceverò il primo stipendio!
Ho paura che come ieri tra breve salterà la connessione, così intanto pubblico questo poi si vedrà!
Salut


venerdì 19 ottobre 2007

offendere

Che figata...basta offendere anche solo vagamente che...non solo tirchi sti milanesi, pure PERMALOSIIIII!!!!
Non vado oltre che mica lo so quanto dura sta connessione...era solo per dire che ci sono!
Scritto in bianco non si vede!
Scusate se mi ripeto...
Da brava vecchia ciabatta difendo la categoria delle rincoglionite! E tengo alta con orgoglio la bandiera!

offendere

Che figata...basta offendere anche solo vagamente che...non solo tirchi sti milanesi, pure PERMALOSIIIII!!!!
Non vado oltre che mica lo so quanto dura sta connessione...era solo per dire che ci sono!

a volte ritornano...

Sono sparita, lo so...il tempo che manca...la salurte pure...la connessione a internet non ne parliamo...ne approfitto ora, mentre rubo una connessione a non so chi dal calduccio (si fa per dire) di casa mia per lasciare un segno della mia molto singhiozzante esistenza su questo blog...
Così...
Mi trovo in una città che non mi piace a fare qualcosa che non mi piace e dove la maggior parte delle persone che ci sono non mi piacciono!
Cazzo che vita di merda...e allora lavoro e mi ammalo di non so che per tenere sempre impegnata la mente così non penso a dove cazzo sto!
Uno potrebbe dire "tuffati nel lavoro e lascia in pace la salute....!" e io dico..."ma no, per variare altrimenti mi annoio!"
E così ieri dopo il lavoro sono tornata a casa, ho mangiato e sono stata a fare un giro al pronto soccorso di Milano.
Ci ho passato un bel pomeriggio...ho visto tante persone nuove e con qualcuna ho pure parlato...ma non è che credevano tanto a quello che dicevo! A pensarci bene, pure io non credevo a loro! Allora forse tanto bello il pomeriggio non è stato...
Il colore che andava più di moda (e in questo mi sentivo molto un pesce fuor d'acqua! Ma chi mi conosce sa che non amo seguire la moda!!!) era il rosso...ma pure il bianco smorto.
Alla fine per consolarmi sono andata in un posto dove tirando fuori dei pezzettini di metallo o di carta (tanti) ti danno in cambio un oggettino (uno!) che mentre sei lì ti sembra tanto utile e che non puoi farne a meno...quando arrivi a casa ti chiedi con che cazzo hai barattato il tuo sudore!
Per farla breve (ho paura che la concessione internet possa cadere da un momento all'altro!) sto a Milano...sapete quella città che quando è grigia dicono "che bella giornata oggi, eh?"
Va bè, a questo punto...
Vado a fare un giro pe sta città che oggi è pure una calda bella giornata!

P.S. la paura era decisamente fondata...la persona a cui mi appoggiavo all'improvviso si è sconnessa e io...la spesa ora l'ho fatta...sono uscita nel grigio sole e ora ci riprovo!
Che palle!
So proprio tirchi sti milanesi...NON RIESCO NEMMENO STASERA!!!

giovedì 18 ottobre 2007

Together

Meditavo un post dal titolo: cazzona!
Cazzona, come me che, poiché su dieci cose che dico, nove sono puttanate, nessuno mi crede mai!
Questo implica il non poter essere mai triste, perché tanto gli amici ti sfottono comunque.
E vabbè...

Poi, però, la cazzona che è in me ha di nuovo preso il controllo della situazione e ho cambiato idea!
Quindi bando alla mestizia!

Solito open space.
Solito gruppo di lavoro.

Io: "Ragazzi, vi ricordate che domani non ci sono, vero?"
Ciccio: "Nooooo! Nooooo, non puoi!"
Claudio: "E ci lasci così?"
Io: "Tanto... visto il mio apporto la progetto..."
(ridiamo)
Ciccio: "Sì, ma noi?"
Io: "Alle mail bastarde non rispondete! La strategia è: rimandare!"
Claudio: "Oh, vabbè, allora facciamo una festa!"
Ciccio: "... mmmhhhh... ma dove vai?"
Io: "Sardegna. Matrimonio..."
Claudio: "Ti sposi e non ci dici niente?"
Io: "E' che lui ancora non lo sa..."
Claudio: "I confetti almeno li potevi portare..."

CONFETTI!
Si accende la lampadina!
Estraggono dal cassetto il sacchettino di un nostro collega, fresco sposo, e iniziano a ruminare.

Claudio: " 'Sti confetti sono alterni!"
Ciccio: "Alterni esterni o alterni interni?"
Claudio: "Alterni esterni e interni. Uno buono, uno fa schifo!"
Ciccio: "Ma sanno di qualcosa o la mandorla è mollacchia?"
Claudio: "Together!"

Together a tutti!
E con ciò vi saluto. A lunedì... forse!

marzia.elle

Prendi il cuore e buttalo là dove sguazzano le vacche!

E vabbè, succede un po' a tutti.
Ti svegli una mattina e la porta è diventata un muro!
Sbang! 'stardo!

Poi, però, il tempo passa, le stagioni si alternano, gli occhi si aprono...
E via a chiedere qualche consiglio, perché uno i propri limiti li conosce!

Dice Ale: "All'eventuale start-up niente canti di Dante, niente giovane Werther e Giacomino in pillole tipo zigulì, ok???"

Ha ragione! Di uomini non capisco proprio un cazzo!

marzia.elle

mercoledì 17 ottobre 2007

Non svegliare il ricordo che dorme

Ieri sera, mentre portavo in garage alcune cose, mi è capitato ciò che di peggio può succedere a un finto illuminista che fa dell'ironia la sua via di salvezza: ho svegliato i ricordi!
Non che essi riposino silenti, giammai, sempre lì a vociare in testa, ma capita talvolta che nel correre quotidiano si riesca a non sentirli.
La sera però... ah... cosa mai si può opporre al buio?
Pensare che tutto quel turbinio di emozioni, quel vaso di Pandora incustodito, se ne stava beato a riposare in una agenda blu, in un foglio piegato in quattro. Uno dei miei tanti temi del liceo.
E dietro, come sempre, il tuo commento. Che non era mai un giudizio, ma una risposta alle mie mille domande.
Se rimiro il passato, non ho grandi rimpianti, ma un cruccio sì, quello di non averti mai detto fino in fondo quanto le tue parole hanno cambiato il mio modo di affrontare la vita.

Perché Desi (e sì, è così che ti abbiamo sempre chiamata fra noi) è l'insegnante che incontri lungo il cammino solo se sei schifosamente fortunato.
Ed io, di fortuna, devo averne avuta una quantità sconfinata, perché non solo ti ho incrociato, ma negli anni più belli, quelli del triennio, e nelle materie più amate (italiano e latino).

Io, con la mia esuberanza, la mia presunzione e, ahimé, la mia ignoranza, tu e la tua mente illuminata, la fiamma nel cuore e quel sorriso disarmante.
Io, così bacchettona e tu, a volte, così incosciente.
Le tue parole e i miei silenzi. Le mie parole e i tuoi di silenzi.
Io e la mia anima nera, tu e quella caparbia fiducia in me, nel domani, nel mondo, che sì, mi è anche capitato di pensare fosse solo stupida ingenuità.
Io e la mia finta forza, tu e il tuo fortissimo amore. Amore per quella professione che pensavi non fosse la tua, ma per la quale eri indubbiamente nata; amore per la conoscenza, le lettere, la poesia, tutto ciò che di bello ci rallegra il cuore.

Nei giorni quelli belli, quando pensavo di poter cambiare il mondo, e sopra il tuo sguardo che diceva: "Credici!", ma anche: "Sii forte!", perché lo sapevi che non sarebbe stato facile.
Nei giorni quelli brutti, quando facevo pensieri terribili, e sopra il tuo sorriso, mai invadente, ma fermo, rassicurante e quella mano tesa a dire: "Dai, sono qua!"
Tu, sempre lì, solo un metro avanti a me. Ad aspettare. Senza fretta, senza mai demordere. Sicura che ti avrei raggiunto, con i miei tempi.

Quelle parole che non sapevo dire, ma riuscivo a scrivere.
E le tue risposte, scritte, di seguito alle mie.
Il mio sguardo che cercava conforto e quel tuo, a volte, ostinato silenzio. Che, allora, non capivo.
"E' sbagliato vero?" Chiedevo.
"No!" Rispondevi.
"Allora pensa che sono una cretina, eh prof?"
"Oh, no! Questo mai!"
"Cosa allora?"
"Va bene così!" Dicevi.
E io mi bruciavo l'anima come solo a diciassette anni sai e puoi fare.
E tu bruciavi la tua, perché non volevi contenermi, ma sapevi dove quel fuoco m'avrebbe portato.
"Credici! Ma sii forte!"

E mentre mi aiutavi ad attraversare l'inferno che è la giovinezza, mi concedevi di perdermi nell'immensità della tua conoscenza.
Lì, solo mirandola, trasecolavo. Ma tu, divertita e impietosa, mi spingevi a forza dentro.
"Vai, che un po' di sapere non ha mai ammazzato nessuno!" Dicevi guardandomi annaspare.
"Affogo!" Pensavo.
"Smettila di lottare contro il latino, la grammatica e contro di me, fidati, lasciati andare..."
Fu allora che imparai a nuotare.
Quando mi insegnasti a godere della letteratura, e sì, anche di quella gran carogna di Cicero!
E tutto sembrò più divertente.
Persino gareggiare con te, che mai ti tiravi indietro.
"Ma un sei politico prof?"
"Scherzi! - ridacchiavi - Tu meriti tutto il mio tempo, tutto il mio impegno, tutta la mia crudeltà!"
E a me sembrava proprio che niente di più eccitante esistesse per te all'infuori del massacrarmi!
Così, con amore!

Grazie Desi.
Così, con amore, ancora oggi, ogni parola che scrivo è per te!

marzia.elle

Allontanati immediatamente dal mio software!

Segnalazione di anomalia sul nostro sistema in esercizio.
Ecco il dettaglio:
"Si segnala che il sistema di redazione [nome progetto] non permette l'eliminazione della cartella Anomalie di fatturazione.
La X per eliminare la cartella rimane disabilitata.
Grazie"

Ma su via, perché accontentarsi di cancellare solo una cartella e sputtanare tutta la sezione?
Formattiamo il server!
Lurido utente con quelle manine grasse piene di dita... a zappare!

marzia.elle

Auguri

Cara amichetta del cuore,
indovina cosa facevo stamane alle 6?
Provavo il vestito per il tuo matrimonio.
Sì, è nero! Fattene una ragione.
Del resto, la diffusa credenza che un matrimonio sia un evento gioioso, è ancora da dimostrare!

Per l'occasione, però, vorrei rivoluzionare un po' il cerimoniale e fare io la promessa di matrimonio: a te!

"Amichetta mia carissima, facciamo che è l'ultimo, perché alla prossima ti faccio circumnavigare la Sardegna a calci nel culo, che Magellano ti fa una sega!
Sii felice!"

marzia.elle

martedì 16 ottobre 2007

Ho sbagliato lavoro!

Io: "Scusa Laura, ma perché dobbiamo intervenire per risolvere anche i problemi dei nostri competitor?"
Cliente: "Ecco... secondo loro non è così..."
Io: "Perdonami, ma si sbagliano. L'errore è chiaramente loro e te lo posso dimostrare!"
Cliente: "E' che dicono di non vederlo nei loro log..."
Io: "Per carità, ma i log sono proprietari del software, anche io posso scrivere ciò che voglio sui miei log! Ci posso mettere anche una poesia se vuoi. Vuoi?"
Cliente: "No no! Eheh. Senti, però... la situazione è statica... loro non intervengono..."
Io: "Ho capito. Ripeto la domanda: perché dovrei farlo io?"
Cliente: "Ti prego... per favore... lo so lo so, hai anche ragione, ma sto nei guai. Aiutami per favore... su, dai, davvero... non sai che giornataccia! Non saprei cosa dire all'utente finale. E' un casino... non possiamo rimandare. Mi capisci? Dai, per favore..."

Ma faccio la psicologa io?

marzia.elle

La vedo dura...

Io: "Ehhh lo so, il rapporto con il cliente è sempre la cosa più difficile..."
Claudio: "Perché?"

Assumo l'aria di chi ne sa!

Io: "Ho letto la mail che hai inviato..."
Claudio: "Visto? Hanno sbagliato tutta l'installazione 'sti dementi!"
Io: "Sì sì, però..."
Claudio: "E poi ci aprono le anomalie!"
Io: "Certo, però..."
Claudio: "Però?"
Io: "Devi essere un po' più diplomatico..."
Claudio: "E mica ho detto niente di che!"
Io: "No, però il sottinteso di ogni riga della mail è: COGLIONE!"
Claudio: "Sottinteso?"
Io: "Esatto!"
Claudio: "No no, niente sottinteso! L'ho scritto con il font bianco. Prova a selezionare la riga con il mouse..."

Che il cielo mi aiuti!

marzia.elle

Serie TV

Nel mezzo del rilascio.

Claudio: "Ragazzi, una cosa importante!"
Io: "Cosa?"
Claudio: "Non guardate mai Lost! Ieri ho visto le prime tre puntate. Follia pura! Davvero! Non guardate mai Lost!"
Alessio: "Non bisogna mai fare i conti senza LOSTe!"

E il software, malgrado noi, continua (suppergiù) a funzionare... misteri!

marzia.elle

Il gusto del comando!

Poiché sono una pazza scatenata e ieri sera mi sono addormentata su dolce lettura, stamane in ufficio ho decretato: "Ragazzi, non possiamo annichilire le menti trapassando i nostri giorni in codesta siffatta maniera!"
Coro unanime: "Cheeeeeee?"
"Pertanto, - riprendo, incurante dei commenti sulla mia sanità mentale - ho deciso che dobbiamo spendere almeno dieci minuti al giorno leggendo letteratura!"
Una timida voce mi fa notare che oggi abbiamo un rilascio software abbastanza importante.
"Lo so. A maggior ragione! Perché quando l'animo è sereno, la mente è frizzante e il corpo pronto!"
Annuiscono, ma maledicono il giorno che sono finiti a lavorare con me!

Intanto l'open space si popola. Non mi scoraggio!
"Oggi, - annuncio - leggeremo il Dialogo della Natura e di un'Anima, tratto dalle Operette Morali di Leopardi!"
"Non era meglio una canzone..." Bofonchia uno.
"Miseria, - interviene un altro - giusto ci pensavo stamattina mentre guidavo come un pazzo nel traffico!"
"Silenzio!"

Inizio, con tutto l'amore che posso.
"[...] Vivi, e sii grande e infelice! [...]"
"[...] Perché l'eccellenza delle anime importa maggiore intensione della loro vita; la qual cosa importa maggior sentimento dell'infelicità propria; che e come se io dicessi maggiore infelicità. [...]"

Sono già dieci minuti che leggo.
Staranno facendo tutti i beati fatti loro, penso.
E invece... commentano!

"E vabbé, allora non posso essere felice e grande allo stesso tempo?"
"Che poi... vale la pena di passare la vita così come dice per poi forse avere la gloria..."
"Che manco è sicura!"
"Ma guarda, non sono d'accordo. Secondo me sta dicendo un'altra cosa..."
"Che mi mandi il link che la voglio rileggere per conto mio?"

FREGATI!

marzia.elle

lunedì 15 ottobre 2007

Ce la posso fare...

E siccome il tempo fugge, ma solo quando pare a lui, eccoci arrivati alla settimana che temo.
Sogni folli agitano le notti, pensieri insensati i giorni.
Ieri, appena ripresa coscienza di me, ho fissato il soffitto indecisa se ridere o piangere.
Nel mio incubo mattutino l'open space si era trasformato in un'aula liceale. I miei colleghi erano compagni di classe, il capo interrogava.
"Tu!"
"Sì?"
"Parlami della trans-memoria in Leopardi!"
Sussulto. La trans-memoria?
Irritante come allora, scatta in cielo una mano. E' quel deficiente del mio collega che pensa di sapere sempre tutto.
Mi alzo in piedi.
Non so la risposta. Non la so.
Niente come l'immensità della mia ignoranza mi fa trasecolare. Davanti a lei provo sempre un misto di stupore e smarrimento, così come accade ai poeti nel mirare la luna.
Il capo incalza. "Forza!" Sbotta.
Accanto a me Alessia che sussurra. "Vai che la sai!"
La trans-memoria?
No che non la so! Ale, non la so!
"Tranquilla..." Mi fa.
Ma non sono tranquilla per nulla.
Mi schiarisco la voce, fingo profonda meditazione, poi attacco: "Per comprendere il concetto di trans-memoria in Leopardi è necessario ripercorrere la sua poetica..."

Lo so, farò una figura del cazzo!

marzia.elle

venerdì 12 ottobre 2007

Mitologia

Pensavi di averla fatta franca, eh?
E invece...

Claudio: "Ma come si chiamava il padre di Ettore?"
Io: "Hanno dato pure Troy due giorni fa!"
Claudio: "Anchise?"
Io: "Priamo!"
Claudio: "Ah, è che 'sta mitologia greca mi fa impazzire! Per dire, nell'Eneide..."

marzia.elle

Siamo momentaneamente assenti...

... lasciare un messaggio dopo il segnale acustico: "CRUCIO!"

Squilla il fisso.
Driiin, chiamata interna.
Io: "Questa è una segreteria telefonica..."
Collega: "Ma', smettila! Mi servono dei file..."

Squilla il fisso.
Driiin, chiamata esterna.
Io: "Sì?"
Cliente: "Sono Laura, ho una domanda difficilissima per te!"
Io: "Peccato, non sono più in ufficio!"
Cliente: "Per favore..."

marzia.elle

Dedica

A volte miro il cielo e ti penso.
A volte mi sovviene il passato e sospiro.
A volte ti sogno e non mi do pace.
A volte immagino il futuro e piango.

Non sarà ora che mi dai i miei cazzo di soldi e te ne vai a fanculo!?!?!

marzia.elle

mercoledì 10 ottobre 2007

Ridatemi la piazzetta del Sabato del villaggio!

Ricordo di aver letto da qualche parte che, a un concerto di Baglioni, il cantante fu fischiato per un'interpretazione "personalissima" di: "Questo piccolo grande amore!"
Il pubblico inferocito gridò: "Questa canzone non è più tua, ma nostra, non puoi cambiarla a piacimento!"

Ebbene, a volte, se si è autori molto fortunati, accade che ciò che si è scritto divenga patrimonio dell'umanità.

Le opere di Leopardi sono patrimonio dell'umanità.

Entrare nella biblioteca di Monaldo, mirare i luoghi della formazione del giovane Giacomo, respirare l'aria pregna di poesia, immaginare per la via la donzelletta o Silvia, sono momenti imprescindibili per chiunque decida di visitare Recanati.
Al di là del tempo, che ha inevitabilmente trasformato il luogo, resiste una sottile unione amorosa che lega il poeta e chi, peregrino, ripete i sempiterni calli alla sua instancabile ricerca.

La piazzetta del Sabato del villaggio, crocevia di tanta parte della poetica leopardiana, è luogo della memoria e dell'immaginazione. Così fortemente rappresentato ed evocato da non essere più solo oggetto di letteratura, ma letteratura esso stesso.
Patrimonio, pertanto, dell'umanità.

Un patrimonio che il borgo selvaggio, forse, non merita di custodire.
Non certo finché
la piazzetta del Sabato del villaggio sarà trattata da parcheggio privato o da pista per centauri annoiati.

Cittadini di Recanati, sindaco Corvatta, non sarà dunque ora di rendere giustizia a chi tanto lustro ha dato alla vostra città?
Perché vi è tanto difficile amarlo?

marzia.elle

Incompresa

Mostro con orgoglio il cd dei Canti e dico: "Guardate cosa ho riportato da Recanati... così ce lo possiamo sentire mentre lavoriamo..."
Ciccio lo osserva interessato, poi sbotta: "Canti?
Ah, cantava pure... è una cover?"

Sono un'incompresa peggio di quello sfigato di Remì!

marzia.elle

Buonanotte!

Scrivevo ieri sul quadernetto dal mio letto di dolore...

Ore 7:00. Mando un sms all'amica del cuore. "Ho passato una nottataccia! Dove sono le amiche dottore quando servono?"

Ore 7:01. Risposta: "Che ti è successo?"
La ignoro.

Ore 7:02. Driiiiiiiin!
Io: "Ciao!"
Amica del cuore: "Beh, che hai? Sentiamo..."
Io: "Mah... un po' di mal di testa, un po' si mal di stomaco e..."
Amica del cuore: "E?"
Io: "E temo di essere stata colpita dalla maledizione di Montezuma!"
Amica del cuore: "Perfetto! E' un virus. Non ci possiamo fare niente. Te lo tieni!"

Maledetta Medicina, restituiscimi la mia amichetta così come te l'ho data!

marzia.elle

lunedì 8 ottobre 2007

Il fagiano

Codesta mattina, con orgoglio, deposito sulla mia scrivania il busto del Leopardi acquistato a Recanati.
Mi guarda. Lo guardo.

Claudio: "E quello chi è?"
Io: "E chi vuoi che sia? Torno da Recanati!"
Claudio: "Napoleone?"

MA ANCHE NO!

Claudio: "Ah, Leopardi..."
Io: "Gia'..."
Claudio: "Mammina che faccia da fagiano che c'ha!"

FAGIANO?

marzia.elle

venerdì 5 ottobre 2007

Televendita

Un altro giorno nell'open space.

Ciccio: "Ma', se a Ettore gli faccio cancellare le istanze direttamente dal DB?"
Io: "Ma anche no! Lo deve fare dalla console..."
Ciccio: "Sì, ma le ha messe nel posto sbagliato e non le ritrova..."
Claudio: "Fermi tutti. C'ho una query che ti dice dove stanno!"
Ciccio: "Maddai? Mandamela così la giro a Ettore."

[Invio concitato di mail]

Claudio: "T'ho mandato tutto."
Ciccio: "Bella 'sta query."
Claudio "Non sai che fatica per arrivarci..."
Ciccio: "Te la devo pagare?" (ride)
Claudio: "Guarda, per una modica cifra ti ci aggiungo anche una mountain bike con cambio shimano. Nuova nuova..."

Ha ragione papà, faccio un lavoro del cavolo!

marzia.elle

giovedì 4 ottobre 2007

Devono avermi adottato

E' vero, tendo ad essere un po' bacchettona. Me lo dicono tutti.
Fino alle 14:00 di oggi pensavo di aver ereditato questo lato del mio carattere da mio padre.
Erravo!

Pranziamo assieme.
Insalata io, verdure grigliate lui.
Cazzeggiamo un po' alternando i nostri "ohi papy", visto che anche lui, per un tanto misterioso quanto straordinario caso del destino, mi chiama papà!
Poi, di botto, mi fa: "Ti ricordi Paola? Sapessi... c'è 'sto dentista che le fa il filo..."
"Maddai? - mi informo con aria da comare - E lei? Lei?"
"A lei non piace..."
"Oh, mi spiace..."
Il papy si fa serio. "E allora? - sbotta - Anche se non le piace?! Io da parte mia gliel'ho detto, Paola: è l'occasione giusta per te! Per sistemarsi ovvio."
Mi faccio seria anche io.
"Ma papà, che dici?"
"Le ha offerto anche di lavorare con lui! Ma vuoi mettere?"
Lo guardo speranzosa... no, non scherza!
"Papy, ma quindi se tipo il mio capo, per dire, ci provasse con me, io dovrei accettare?"
"E via, che sarà mai... due baci..."
"E se mi piazza una mano sul culo?"
"Vabbè, se poi aiuta nella carriera... stiamo a sottilizzare?"
"Papy, scusa, ma stai dicendo che mi devo dare al puttaneggio?"

Accidenti, lo dovevo immaginare che il mio lavoro non lo soddisfaceva!

marzia.elle

mercoledì 3 ottobre 2007

Chi ben incomincia...

Strategie di lavoro!
Dobbiamo rilasciare una fix al programma appena consegnato.

Io: "Va bene ragazzi, integriamo i vostri due documenti di installazione e procediamo..."
Ragazzi: "Ok!"

Metto le cuffie.
Tolgo le cuffie.

Claudio: "E dai, non ti ricordi la o piccola? In matematica!"
Ciccio: "La o piccola?"
Claudio: "Sì, dai... è la prima cosa che ti insegnano..."

Metto le cuffie.
Tolgo le cuffie.

Ciccio: "Ma quella è una cuspide!"
Claudio: "Dove la funzione è continua..."
Ciccio: "Esatto! Una va a più infinito una a meno infinito..."
Claudio: "Ma sì, così!" (la disegna con le mani)
Ciccio: "Eccola!" (la disegna sul foglio)

Io: "Vi serve la cuspide per fare il rilascio?"
Ragazzi: "No no, ora facciamo il merge [integrazione] dei doc!"

Metto le cuffie.
Tolgo le cuffie.

Ciccio: "Il tuo doc quanto è lungo?"
Claudio: "Il mio sei!" (ridendo)
Ciccio: "Il mio otto! Io ce l'ho più lungo!" (ridendo)

Maschi... lo sapevo che finiva così...

marzia.elle

martedì 2 ottobre 2007

Egocentrismo

Come dicevo? Le mail prima di essere spedite andrebbero rilette almeno sei volte?
Ecco, ben mi sta!

Scrivo al cliente dicendo che domani saremo fuori sede per una riunione aziendale.

Ciao Laura,
domani Claudio, Francesco ed io...

Perfetto!

Solo che nell'euforia del momento ho scritto:

Ciao Laura,
domani Claudio, Francesco e dio...

DIO!!!
Maledetto egocentrismo!

marzia.elle

lunedì 1 ottobre 2007

Stroncata!

Amica del cuore: che fai?
Io: mah... oggi in ufficio tutto tranquillo. Correggo i compiti di Storia della magia sul Piaolo.
Amica del cuore: che?
Io: dai, quel gioco che faccio on-line. Gli appassionati di Harry Potter.
Amica del cuore: e vediamo... come possiamo trasformare questa cosa inutile in qualcosa che produca frutti?

Stroncata!

marzia.elle

Ma che bel nome...

Alcuni genitori andrebbero picchiati nell'atto di registrare il nome del pargolo.
Sarà autoironia, sarà follia, sarà crudeltà... sarà che sono una vecchia ciabatta...

E' che me lo sento!
Prima o poi lo farò.
Alzerò il telefono, comporrò il numero del cliente e dirò: "Potrei parlare con Ettore per favore?"
Maledizione, lo so, dall'altra parte mi chiederanno: "Chi lo desidera?"
E io, con la mia solita faccia di culo: "So' Achille!"

marzia.elle