giovedì 31 gennaio 2008

Paura

Amica del cuore: "Ciao!"
Io: "Che fai? Coff, coff!"
Amica del cuore: "Studio..."
Io: "Wow... coff, coff, scusa..."
Amica del cuore: "Beh, che sarebbe questa tosse?"
Io: "Ma... veramente..."
Amica del cuore: "E da quanto l'hai?"

A volte, quando fa il dottore, mi mette un poco d'ansia...

marzia.elle

Piccoli rapinatori crescono

Claudio: "Ma' ti prego, guarda il sito di Repubblica!"
Io: "Che succede?"
Claudio: "Hanno fatto una rapina a Genzano. Maddai fico! Sono scappati con la macchina della polizia..."
Ciccio: "Minchia, erano andati a piedi a fare la rapina?"
Claudio: "Oh, potete testimoniare, io sono qua in ufficio!"
Ciccio: "Ehhh, non so... con quel capello sconvolto da passamontagne..."

marzia.elle

martedì 29 gennaio 2008

Mi devo rassegnare

Luca: "Ma', ti va il caffè?"
Io: "Grazie, già preso."
Luca: "Che leggi? Posso impicciarmi?"
Io: "Guarda..."
Luca: "Oh mamma che botta! Ah vabbè, te sei leopardiana..."
Io: "Già..."
Luca: "Sempre caro mi fu quest'erto colle..."
Io: "ERTO?"
Luca: "Beh... non stava in salita?"

marzia.elle

lunedì 28 gennaio 2008

Nuova pettinatura

Lunedì mattina, openspace.

Ale: "E che hai fatto ai capelli stamattina?"
Claudio: "Mi si sono infilati due piccioni nel casco!"

marzia.elle

sabato 26 gennaio 2008

Silenzi

Quando cala il silenzio fra noi, tremo.
A volte non ti capisco, a volte non mi capisci.
A volte mi dici che non sono la figlia che desideravi e poi chiedi scusa.
Le parole per te hanno poco valore e perciò le usi e mi rimproveri perché io taccio.
Le parole per me sono importanti e allora sto in silenzio, con la paura che nei miei occhi tu legga ciò che non dico.
A volte ti ho ammirato.
A volte hai fatto scelte che non ho condiviso.
A volte ho pagato per le tue scelte.
A volte non ti ho perdonato.
A volte ho desiderato che non fossi tu mia madre.
A volte vorrei che leggessi queste righe.

Forse, volersi bene, è anche questo.

marzia.elle

venerdì 25 gennaio 2008

De consolatione

Non è una bella giornata per me elettrice disperata di sinistra. Ammettiamolo.
Me ne stavo qui alla scrivania un po' abbattuta cercando conforto nelle parole del Leopardi, quando, Ciccio, mosso a pietà, si è messo a leggere in siculo per me, e solo per me, l'Ultimo Canto di Saffo.

"Placida notte ah, e verecondo raggio della cadente luna... amuninne... "

Non ho mai la videocamera quando mi serve!

marzia.elle

giovedì 24 gennaio 2008

Insomma...

Cadrà, non cadrà...
Nel mentre, così, per portarmi avanti con il lavoro, proporrei un bel vaffanculo in coro a 'sti quattro delinquenti che siedono in Parlamento.
Ah l'Italia!

*** upgrade ***

Io sono per lo sbarramento al 10%!

marzia.elle

martedì 22 gennaio 2008

Davanti la TV

Voce di Pippo Baudo: "Mi raccomando, state contando i gattini che passano in sovraimpressione?"
Donna Terzilia: "Ah beh, non ne ho visto manco uno!"

Si alternano un po' di premiati.

Donna Terzilia: "Manco un telegattino gli hanno dato a Chi l'ha Visto! Quella poraccia si sbatte tutti i lunedì a cercare la gente e loro niente! Non è giusto."

Pubblicità. Al centro dello schermo uno yogurt.

Donna Terzilia: "Ahhh, adesso mi farei giusto un panino con il salame!"

Salute!

marzia.elle

Che carini...

Dopo due lunghi anni di confusione e trattative, finalmente, il mio ex ed io ci siamo accordati sulla vendita della casa.
Alle 12 di oggi la firma decisiva. Non sono più una ricca proprietaria immobiliare.

Scrivo un sms ai miei cari amici.
"Ora sono nullatenente, mi frequenterete ancora?"

Le risposte:
"Direi di sì, ora hai i soldi..."
"Tu chi sei?"
"A pensarci bene ora è meglio, tieni il liquido..."

Grazie, vi voglio tanto bene anche io!
Non vi libererete mai di me!

marzia.elle

lunedì 21 gennaio 2008

Confidenze

Oggi, qua, in ufficio, il mio collega di cui non farò il nome ma solo il soprannome: bello, che si vergogna se lo si nomina in pubblico, figuriamoci su un blog, mi ha detto: "Sei un'orsacchiotta alcolista anonima!"

Io non sono anonima!

marzia.elle

domenica 20 gennaio 2008

Auguri Scinti!

Io sono per la teoria degli equilibri.
La teoria degli equilibri dice che quando va tutto di schifo, non devi crollare, perché sta per arrivare una cosa bella. La teoria
degli equilibri dice anche che, quando va tutto alla grande, devi tenere la capoccia sulle spalle, ché la bordata arriva sempre all'improvviso.

Ero in un periodo un po' di schifo quando ho incontrato Scinti.
In verità l'ho incontrata prima, ma non sempre si vede ciò che si ha davanti se si tengono gli occhietti chiusi.
Ora, siccome il periodo era schifoso forte, Scinti doveva per forza essere una cosa bella!
Ma questo, all'inizio, non l'avevo capito. Non capisco mai niente io!
Poi, si sa: la fortuna a volte aiuta anche chi non lo merita, e ci sono arrivata.

Di lei ammiro la brillante intelligenza e la spiazzante ironia. Talenti che da sempre mi rendono schiava. Con lei mi piace parlare, perché quando trovo qualcuno che intellettualmente mi fa il mazzo, godo a sfidarlo.
Di Scinti mi fa impazzire quel modo che ha di dirti la verità, mentre tu stai lì a chiederti se è meglio dire o tacere.
Mi lascia interdetta quando con una riga di risposta brucia le mie cinquanta di domanda. Mi fa sorridere quando mi mostra quanto io sia disgraziatamente "normale" mentre mi credo speciale.
E trovo coraggiosa quando, lei che non dice assolutamente parolacce, mi guarda e sbotta: "Ma vaffanculo!" Che sta per: smettila cretina, lo sai che ti vogliamo bene!

Ecco, oggi che festeggiamo il giorno che Scinti emise il primo vagito, le dedico questo post perché tanto, si sa, non ho le palle per dire ciò che poi, a volte, riesco a scrivere.

Auguri Scinti.
Sei una cara amica.
Non dico che hai cambiato la mia vita, ma un po', sicuro, l'hai aggiustata!

marzia.elle

venerdì 18 gennaio 2008

Alrune dei Piduli

Attac attac.
Scotch scotch.

Ciccio: "..."
Io: "E' un disegno."
Ciccio: "..."
Io: "Rappresenta il mondo magico del gioco fantasy che faccio..."
Ciccio: "Alr... all... alrn... che lingua è?"
Io: "Alrune dei Piduli, è italiano a occhio."

Claudio: "Quel coso al muro è nuovo!"
Io: "Che fine osservatore!"
Claudio: "Quello non c'entra con Leopardi?"
Io: "Direi di no..."
Claudio: "E chi l'ha fatto?"
Io: "Una mia cara amica."
Claudio: "Ah, allora non sei sola a essere strana!"

Ale: "Mhhh... Alruné dei Piddulì. E' sardo?"
Io: "No, e si legge Alrune dei Piduli."
Ale: "E cosa sono i Piddulì?"
Io: "Piduli, si dice Piduli. Sono degli esseri magici."
Ale: "Ah... va tutto bene..."

Giampy: "Alrune dei Piduli!"
Io: "Grande! L'hai letto bene! Bravo!"
Giampy: "Ho letto le lettere..."

marzia.elle

lunedì 14 gennaio 2008

Come faccio funzionare le cose io...

E siamo di nuovo qui, in fase di rilascio software. Di notte.

Luc: "Non riesco a connettermi al server!"
Io: "Per il rilascio?"
Luc: "No, per giocare on-line, ovvio. Che facciamo mentre la patch si installa?"
Io: "Ho un libro con me se vuoi..."
Luc: "Un libro? Cosa?"
Io: "Critica su Giacomo Leopardi!"
Luc: "Funziona, miracolo, funziona! Mi sono connesso!"

marzia.elle

venerdì 11 gennaio 2008

Profonde motivazioni

Io: "Ciao!"
Amica del cuore: "Perché ieri non mi hai chiamato?"
Io: "Ieri... ehhh... io..."
Amica del cuore: "E se oggi non ti facevo lo squillo? Eh? Che hai di così importante da fare?"
Io: "Ecco... io..."
Amica del cuore: "No no, forza. Voglio sapere!"
(attimo di silenzio)
Io: "Ma noi, precisamente, perché siamo amiche?"
(attimo di silenzio)
Amica del cuore: "Per interesse ovvio!"
Io: "Ah sì?"
Amica del cuore: "Perché diventerò un grande dottore e un giorno ti salverò la vita!"

E così, per dire, non si potrebbe essere amiche senza che io sia in fin di vita almeno venti volte al giorno?

marzia.elle

mercoledì 9 gennaio 2008

Tempi andati per sempre

Luc: "C'è quella cosa che non funziona..."

Silenzio.
Ciccio guarda l'infinito e sorride.

Luc: "Hai avuto un lampo di genio?"

Ciccio: "Io? Non mi succede dall'86!"

marzia.elle

martedì 8 gennaio 2008

Il consiglio

Io: "Ahhh, se non ci fosse Giacomo e il mio progetto cosa mi resterebbe nella vita?"
Giampy: "Il progetto lo stanno per chiudere..."
Io: "Già..."
Giampy: "E a dirla tutta... Leopardi è morto!"
Io: "Cioè mi resta il suicidio?"

marzia.elle

lunedì 7 gennaio 2008

Il rientro

Ore 9:30
Io: "Fra', è già un'ora e mezza che lavoro. Posso andare?"
Ciccio: "No!"

Ore 10:30
Io: "Fra', adesso sono due ore e mezza. Posso?"
Ciccio: "Ancora no!"

Ore 11:30
Io: "Fra', adesso sono tre ore e mezza però. Dai, posso andare a casa?"
Ciccio: "No!"
Io: "Uffa!"

Ciccio e Claudio: "Che razza di capo che abbiamo..."

marzia.elle

giovedì 3 gennaio 2008

Il 2007

Non è una sana abitudine fare resoconti a fine anno, come il venditore d'almanacchi insegna, però, ogni tanto, bisogna pure essere irrazionali. Soprattutto perché, lo ammetto, l'anno appena trascorso è stato buono.
Buono e inaspettato, considerando le premesse.
Alcuni mi dicono che sono cambiata, che ho lasciato uscire un'altra parte di me. Hanno ragione. E non lo dico con fierezza o rimpianto, semplicemente a volte accade.
Perché si possono fare tanti bei discorsi filosofici, tante profonde riflessioni, ma aspettare quindici giorni la risposta di un agoaspirato, per dire, può contribuire a modificare il modo di affrontare le giornate.
Il 2007 è stato un anno positivo. Perciò, mi pare giusto festeggiarlo come merita.

Per l'occasione, ho voluto scegliere quattro episodi che, più di altri, mi hanno reso felice.
Il giorno che, in Scozia, seduta a terra con i miei amici, ho scoperto di sapere ancora ridere come quando avevo dodici anni. Quando pare che esplodano i polmoni e nulla ha più senso se non l'attimo. Quando intimamente e profondamente sai che quella è la felicità e, magia, la sai anche riconoscere. E in quello stesso attimo, ti guardi intorno e ti accorgi che il destino ti ha donato, a sorpresa, una nuova, splendida amicizia.

Il giorno che, amica mia del cuore, ti ho visto dire "Sì."
Quando poi ci siamo salutati all'aeroporto e il dottore tutto d'un pezzo ha saputo regalarmi parole tanto dolci abbracciandomi teneramente. Noi siamo così. Lo siamo sempre state. Non ci diciamo mai: "Ti voglio bene", perché non serve, lo sappiamo.

Il giorno che, sommo gaudio, sono stata convocata nell'ufficio del gran capo per ricevere complimenti e aumento di stipendio.
Lo so bene, mia cara società, che, a breve, rivorrai tutto con gli interessi, sono qui.

Il giorno che, e al pensiero ancora sento il cuore implodere, ti ho potuto conoscere.
Tu che nel modo che hai di vivere, di parlare, sentire e pensare sei così leopardiana da illudere, commuovere e spaventare.
Tu, signora e padrona della mia mente.

Felice 2008 a voi tutti.
Il mio augurio è che possiate vivere quattro giorni così.

marzia.elle

mercoledì 2 gennaio 2008

Vane promesse

Avevo appena confidato a mrs bigpileofdust di essermi imposta come buono proposito per il nuovo anno quello di scocciare un poco meno i miei amici con le mie fissazioni leopardiane.
Ma, ahimé, vengo immediatamente a tradire la parola data.

Ho finito di leggere: "Sette anni di sodalizio con Giacomo Leopardi" di Antonio Ranieri e zac, mi scappa un post!
Ora, di Ranieri si è detto tutto. L'hanno massacrato con tale precisione, che la mia voce è, ne convengo, inutile, ma credo che leggere il testo di Ranieri, per chi ama
Leopardi come io l'amo, sia un'esperienza illuminante.
Perché di coglioni il mondo n'è pieno, ma come questo, davvero, se ne son visti pochi calcare la polvere.
Codesto principe dell'argustia umana, pensate, ha vissuto sette anni (e dico sette!) con una delle menti più brillanti che mai siano apparse sulla terra. Giorno e notte, notte e giorno.
Leopardi, allora, aveva già rallegrato il nostro mondo con le sue più immortali poesie, i suoi pensieri, i suoi scritti filosofici. Aveva raggiunto quel divino stato di "conoscenza" che al solo mirarlo l'animo si spaura.
Orbene, dicevamo, codesto genio del Ranieri, condivideva la sua vita non con me o con l'ultimo minchione di Napoli, no, egli condivideva la sua inutile vita con Leopardi (che per averlo qua un'ora darei qualche anno!).
E cosa faceva Ranieri il giorno e la notte accanto a Leopardi?
Parlava forse di poesie, filosofia, amore, morte, bene, male, illusioni, ricordi, memoria... no, il coglione teneva conto dei confetti e dei gelati che Leopardi mangiava, dell'ora dei suoi pasti, di quante volte al giorno sputasse sangue, dei soldi che spendeva...
Non solo, siccome quando si è delle teste di cazzo lo si è fino in fondo, Ranieri, alla veneranda età di sett'anni e passa, si è detto: "Ohibò, vuoi che schiatto e non lascio una testimonianza dei miei sette anni di vita passati con Leopardi?".
E via a condividere con noi le sue pippe mentali.
Lo sapevate che Leopardi ha bevuto due limonate e mangiato tre cucchiaiate di minestra prima di morire? Grazie Ranieri per avermelo detto.
E già che ci sei, ma vaffanculo!

marzia.elle

martedì 1 gennaio 2008

Anno nuovo, incomprensioni vecchie

Mia mamma in salone con Roxana, una signora ucraina.
Io sul letto, in camera, a leggere i "Sette anni di sodalizio con Leopardi" di Ranieri.
Le sento chiacchierare.
Roxana: "Oh, bella cornice a muro..."
Mamma: "E' una poesia di Leopardi. Marzia è fissata."
Roxana: "Leopardi?"
Mamma: "Ma sì. E' una specie di poeta italiano. E' famoso. Sarà del settecento... o anche seicento."

[MA ANCHE NO!]

Roxana: "Ah, poeta... bello Lia (è il diminutivo del nome di Donna Terzilia). Bella poesia..."
Mamma: "Ehhh... Marzia ha proprio un amore folle per questo. E vabbé, ognuno c'ha i difetti suoi!"

Pure io, potevo drogarmi come tutti!

marzia.elle