martedì 28 agosto 2007

Neuroni in prestito

Ne ho bisogno.
Se qualcuno ne ha da donare, ne ho davvero bisogno.

Mi spiego meglio: ho scoperto che non e' sempre colpa del troppo lavoro se i miei neuroni lavorano ad intervalli irregolari.
Per esempio: alcune sere fa si era a cena con amici. Finisce l'acqua in tavola e chiamo la cameriera mostrando la bottiglia vuota e dicendo "Scusi, signorina! Ci porterebbe un'altra *vuoto cerebrale* d'acqua!"
E' chiaro! Il mio unico neurone ha effettuato una pausa lavoro nel bel mezzo di una frase che doveva avere un senso compiuto.
Ma non e' stato questo il peggio. Ahime'!
Il peggio e' venuto solo pochi secondi dopo, quando "credendomi" consapevole del cd *vuoto cerebrale* ho esclamato: "HO DETTO BICCHIERA!!!!"
Il silenzio che e' seguito mi ha fatto riflettere.

Ovviamente no, non avevo affatto detto "bicchiera".
Avevo pronunciato una normalissima frase necessaria a raggiungere lo scopo: avere altra acqua.
L'avevo pronunciata perfetta, con tutte le parole al loro posto.
Alcuni degli amici erano interdetti, altri stupiti mentre altri ancora (grazie prof!) ridevano come matti (cameriera compresa).
Insomma, per chiudere in tristezza, la frase che pronunciai fu la banalissima: "Scusi, signorina! Ci porterebbe un'altra bottiglia d'acqua!"
Perche' abbia pensato e gridato ad alta voce di aver detto "bicchiera", beh.... ancora non lo so.
Mi chiudo nella vergogna per tutto oggi.
baci

lunedì 27 agosto 2007

Sogni

Sognare è molto divertente.
La mattina ti svegli e scopri che... in fondo in fondo, nella zozzura della tua anima, potevi essere un serial killer.
Stanotte ho sognato per un tempo interminabile.
Un sogno elaborato, contorto; mancava solo Lucarelli che con aria sorniona chiedesse: "Paura eh?", eppure l'oggetto del contendere era un matrimonio.
Che insomma, in teoria, dovrebbe essere un momento di gioia.
Ma sorvoliamo.
A contorno, come è ormai tradizione per me, ho infilato un ricordo liceale.
Ora, la domanda sorge spontanea: "Per quale assurdo motivo passo le notti a soffrire per una supposta (e il termine non è scelto a caso!) interrogazione di Geografia Astronomica visto che ho terminato la scuola da un bel pezzo?"

Ok, basta. Lo ammetto. Non ho studiato i capitoli da tre a dodici.
Va bene, mi costituisco.
Dannata di una prof., smettila di turbare i miei sogni.
Fattene una ragione.
Non ho mai studiato la tua schifosa materia per un intero anno eppure l'ho fatta franca. Volevi farmela pagare all'esame? Peccato, ti è andata male.
Cose che capitano... a volte si vince a volte si perde...
Credi di poterlo superare?
Ecco, mettiti l'anima in pace, così magari riesco a farlo anche io...

Maledizione... devo trovare il suo indirizzo su google.
La chiamo, mi costituisco e mi tolgo il pensiero...
Ahhhhhhhhh, infame di un Freud!

marzia.elle

giovedì 23 agosto 2007

Il lavoro perfetto

Esperimento.
Prendete quattro individui e rinchiudeteli in un ufficio a fissare un monitor.
Aspettate dieci ore (così che possano fare amicizia) e poi chiedete loro: "Vi piace il vostro lavoro?"

"Mah... io vorrei ristrutturare appartamenti..."
Ristrutturare appartamenti?
Annuisce. E' convinto.
Pensare che di professione fa il mio capo.
Il mio capo vorrebbe ristrutturare appartamenti.
Cioè, quando gli parlo di progetti, anomalie, software, documentazione da consegnare, egli, meschino, sogna di stuccare muri e buttare giù pareti.
Povero... non sarò più ingiusta con lui...

"Ti dirò, se rinasco faccio il musicista..."
Per carità, bello. Ma ci vorrà pure un po' di talento.
Talento?
Mi guarda basita.
A che serve il talento?
Vai al Conservatorio, studi uno strumento a caso, che so... il pianoforte, il violoncello e poi in giro per il mondo a suonare.
Pensare che di professione fa il mio cliente.
Il mio cliente vuole fare il musicista.
Ci riuniamo per ore a parlare di progetti, portali, siti Internet e lei, disgraziata, pensa alla tournée.
Ma povera... non sarò più ingiusta con lei...

Tocca a me!
"Ecco, io vorrei aprire una pizzeria a taglio!"
Che non è nemmeno vero, perché fosse per me vorrei vincere il Nobel per la Letteratura, ma dieci ore non sono sufficienti per una confidenza tanto privata.
Mi guardano con aria un po' schifata.
Passi il cliente musicista, ma pure il capo con le mani sporche di gesso si sente in diritto di pontificare?
Mi correggo: sarò ancora ingiusta con loro.

"Io prima facevo il pizzettaro. Ho mollato per l'informatica!"
Parla il quarto.
Il mio competitor faceva il lavoro che dico di voler fare io, mentre sognava di fare il mio.

marzia.elle

lunedì 20 agosto 2007

Non fate incazzare Medea

I greci erano fantastici.
Quelli di allora dico.
Per dire: Euripide...
Euripide secondo me era meglio non averlo come vicino di casa.
Insomma, uno che scrive certe tragedie...
Euripide mica ci pensa due volte: ammazza padri, madri, figli, decapita, smembra, mangia, frulla, poi una preghierina agli dei e via. Fatto.
Voi a uno cosi' andreste a bussare per chiedere lo zucchero?
Ma anche no!
Però che intellettuale goduria. Chissà quando è stato che ci si è appannato il cervello. Quand'è che ci siamo svegliati e abbiamo smesso di scrivere quello che ci pareva... bah...
Comunque, per tornare al nostro greco, mentre ero in vacanza ho letto la "sua" Medea.
Medea, avete presente?
Quella donnina greca un pochetto permalosa.
Non tanto, per carità.
Cioè tipo: il marito la lascia per un'altra? Bene, lei ammazza l'altra, il padre di lei e pure i figli avuti con il fedigrafo.
E che c'entrano i figli? Direte.
Ecco, è questo che ci frega. Noi siamo un po' ottusi. Siamo limitati nel pensiero.
Medea aveva una mente brillante, aperta.
I figli sono discendenza, indi... zac! Via.
Certo, porella, sono scelte difficili.
Pure lei però, si era innamorata di quel Giasone.
Un tipaccio.
Lo doveva capire subito.
Da quando era stata costretta a scappare dalle sue terre per stare con lui.
Che poi lo sappiamo che se scappi ti inseguono.
Ma Medea mica stava a pettinare le bambole, Medea era scaltra.
Così si porta dietro il fratello per mare, lo ammazza, lo smebra e lo getta in acqua davanti la nave del padre che gli stava dietro.
E adesso raccoglilo papy...

Morale della favola... non fate incazzare Medea!

marzia.elle

sabato 18 agosto 2007

Momentanea assenza...

Ciao!
Scusate il lungo silenzio...ah...se sapeste...
ora non posso, tra pochi minuti parto per le vacanze!!!
A presto vecchie ciabatte!
Flò

venerdì 3 agosto 2007

Ricompensa


Qualcuno sa dirmi dove e quando ho scattato questa foto che mi piace tanto?
Non riesco più a ricordarlo!
Offro ricompensa.
Ovviamente solo se è esatto il luogo, la data e...se indovinate la ricompensa!

...disoccupando...

Sento il bisogno di raccontarvi la mia, inutile dirlo, inutilmente, giornata di ieri!Qualcuno potrebbe dire...chi se ne frega della tua giornata! Ma io prontamente sfodero un bel sorriso e la risposta esce spontanea...Ho il potere di farlo e dunque...lo faccio! Ah ah ah...
Bene, dopo circa tre ore di sonno della notte precedente e le sei scarse di ieri, anche ieri mattina mi sono vista costretta a svegliarmi alle 8 e non certo per andare al lavoro visto che disoccupo in questa bella società! Beh, dunque, mi sono svegliata non so esattamente come, lavata, vestita, uscita! Prima tappa...estetista per gli ultimi ritocchi in previsione di una calda estate (capite a me!), poi guardo l'ora e dico... faccio in tempo a passare per casa un istante...e già, il ritocchino, nonostante le rare ore di sonno che mi faccio in questo periodo è stato rapido...a questo punto due ipotesi mi vengono in mente:
1. sono talmente perfetta che nemmeno la stanchezza e l'età mi distruggono.
2. sono talmente un disastro che l'estetista quando mi ha vista ha alzato le braccia facendole poi crollare sotto terra (ah, ecco perchè ad un certo punto non gliele vedevo più!) pensando "qualsiasi intervento è inutile!"
Ma che stavo dicendo?
Ah, sì...comunque questa celerità dell'intervento mi ha permesso di passare per casa a fare la pipì (ricordate? Simona a pisciasotta mi chiamavano!!!...) prima di andare al lavoro...hi hi hi...qualcuno dirà, ma non eri disoccupata? Sì lo sono! Lavoro per la gloria! Ascolto gratuitamente i problemi di chicchessia presso un ambulatorio di pazzi...hi hi hi...lavoro intenso e faticoso, stipendiato con splendide pacche sulla spalla, grazie e sorrisi a 500000 denti (sdentati inclusi) che vanno via dicendo "mi sento meglio. Più leggero" mentre tu intanto ti contorci l'animo al ricordo delle loro storie! Comunque mi sento fortunata! A differenza della maggiorparte della gente io ricevo la paga non il 27 del mese, ma ogni giovedì pomeriggio (a volte pure il martedì) giorno del mio impegno in ambulatorio.
Finito all'ambulatorio (anche qui stranamente non alle 20.30 come al solito, ma prima) penso...faccio in tempo ad andare a fare la pipì a casa prima del teatro.
Detto fatto. Prendo metro, poi l'autobus manco a dirlo non passa e vado a piedi...pipì, ritocchino serale...teatro...spettacolo itinerante all'interno della Centrale Montemartini...bello...gambe gonfie alla fine, ma non demordo. Ho da dare due cd ad un amico e notizie delle vacanze alle mie compagne di viaggio, così mi dirigo verso la mia ultimamente abituale meta (se mi cercate mi trovate quasi tutte le sere al pigmalione) di S. Lorenzo dove trovo ad aspettarmi ogni sera disperati con un'umanità pazzesca...si parla, si beve, qualcuno tenta approcci, ci si diverte, si ride, ci si scambia affetto e calore umano e spesso mi ritrovo a lavorare pure lì (rigorosamente sempre gratis!)...provate a far capire a qualcuno che sapete ascoltarlo davvero...non smetterà più di parlare...ma in fondo mi piace e quando non ne ho più voglia nessuno si offende se all'improvviso stacco la spina!
Alla fine non so come, una chiacchiera tira l'altra e, senza capir bene con quale cazzo di energia, torno a casa alle quattro! (certo un po' prima di un paio di sere fa!
a nanna alle 5 e stamane una nuova giornata inizia alle 8!
Sono a pezzi...ma avrò tempo poi per riposare...tanto....
Scusate la prolissità, ma quanno ce vo' ce vo'! Pure io me devo sfogà!
Baci e saluti dice Ivano Fossati

giovedì 2 agosto 2007

Sulle bustine

Oggi mi e' arrivata una mail unica.
In questa mail il cliente mi chiede informazioni sulle bustine protettive, ma io, appena leggo l'oggetto, penso subito e solo alla scuola:
"Sulle bustine" l'ha chiamata lui.
De Bustinibus!
Basta poco e penso "Lo so! Sono preparata sulle bustine! Posso farci il tema e anche questa volta me la cavo."
Faccio mente locale e penso che posso parlare delle case che le producono, le piu' famose almeno. Posso scrivere anche sulle varie tipologie, formati, prezzi e persino sui disegnatori che le illustrano...

Alla fine, invece, pare sia rinsavita e ho allegato alla risposta solo un file di excel con tutte le informazioni.
Torno a lavorare che e' meglio.


Federica

Blogghiamo - Diarii 2

Quando ero piccina avevo un diario...no, avevo due diarii...ma se ci penso bene ne avevo tre o forse quattro!
Insomma ero confusa già da piccina e pure incasinata!
Insomma, diciamo che avevo un diario...conj i gancetti per il lucchetto, ma senza lucchetto perchè mi rompeva i coglioni ogni volta...cerca la chiave, apri, nascondi la chiave...la mia soluzione era nascondere direttamente il diario!
Una volta me ne hanno regalato uno da femminuccia e io mi vergognavo come una matta...che palle, già allora volevo fare quella seria...e così mi comprai coi risparmiucci un bellissimo quaderno stile antico, con copertina nera rigida e angolini rossi (ricordate?)...poi è venuta l'era della carta di firenze e il mio diario diventò un quadernino alto, molto alto, con copertina rigida rivestita di carta di Firenze verde!...ma alla fine le cazzate che ci scrivevo erano sempre le stesse...amo questo...non ho mai amato così!...sto male...che palle! però, bei ricordi...sorrido con tenerezza a rileggere...ora scrivo su più o meno qualsisia cosa mi capiti a tiro!
Una cosa mi son sempre chiesta quando prendevo in mano il mio diario per scrivere: "ma perchè cazzo ci scrivo solo di dolori e frustrazioni e raramente di cose belle?" (il cazzo l'ho aggiunto da grande, da piccina mi chiamavono, oltre che pisciasotta pure contessina per la (blehau!) perfezione del mio linguaggio!..
Alla fine ho cominciato a scrivere anche di cose belle...ma presto mi son rotta! Ho capitpo che il "bello" va vissuto all'istante e il "brutto" lo scrivo per cancellarlo prima!
Chiaro, no?
Mah!

Flo'

Roma nuova, Roma vecchia

Alla fine sono uscita dal lavoro stamattina, proprio non ce la facevo a restare chiusa qui dentro.
Qualche ora tutta per se stessi, non fa mai male.
Il caldo schianta come uno Supefy ben assestato ma ne e' valsa la pena.
Ho preso il cofanetto di Medium seconda stagione, ho prenotato OZ seconda e mi sono comprata "Neuromante" di Gibson ma non avevano "La fine dell'eternita'" di Asimov (sasiniiiiii!!)
Mentre camminavo dal negozio di dvd alla libreria passo accanto ad un bar, piccolo ma accogliente e soprattutto all'ombra.
Fuori, seduti ad un tavolino, due vecchietti. Uno parla al cellullare mentre l'altro fa "Me lo saluti?". Il proprietario del telefonino annuisce "Ah! Ti saluta Romoletto"
Ma avete capito? Romoletto!! Ma non e' fantastico?? Altro che "In nome del popolo sovrano"! ^_^

baci baci

mercoledì 1 agosto 2007

Diarii

Quando ero piccina anche io tenevo un diario con un orsetto e l'immancabile lucchetto.
me lo hanno regalato in una custodia di plastica trasparente e li' lo tenevo per paura che si rovinasse.
Quel diario l'ho ancora, da qualche parte. Ha pagine piene zeppe ma anche tanti lunghi silenzi...

Ad essere sincera m'hanno rotto i silenzi, parliamo a volonta' e il resto ... il resto non conta.

Blogghiamo

Quando ero piccina piccina tenevo un diario tutto rosa con il lucchetto.
Dentro ci scrivevo che mi piaceva Raniero, che odiavo il riso indivia e volevo essere un po' "super-eroa".
Raniero non mi ha nemmeno mai fatto un sorrisetto, mia madre mi cucinava il riso indivia tutte le settimane e di fare la superbimba manco a parlarne.

Ma non sarà colpa di quel cazzone che per vendere i lucchetti s'inventò che il diario deve essere segreto?

marzia.elle