lunedì 17 marzo 2008

Dolci parole che fanno paura

Non dovrei scrivere certi post.
Lo so, sono un mostro senza cuore. Una donna insensibile.
Non merito l'affetto di chi mi circonda.
Questa notte, sicuro, avrò problemi a prendere sonno.
Nel mentre...

Signora (mi ferma per strada): "Maaaaaaaaaaaarzia! E come stai? Ma che bello rivederti. Allora stai bene? No è che..."
Io: "Buongiorno signora. Sto benino, grazie."
Signora: "E che bisogna farci. Ci vuole pazienza. La vita ci mette davanti a grandi prove. Bisogna avere la forza di andare avanti."
Io: "Ha ragione signora..."
Signora: "Ma non ti devi abbattere, non devi pensare al peggio. Che lo spirito è tanto. Se uno è allegro le malattie vengono meno."
Io: "Certo signora. Quanto dice bene..."
Signora: "Mi raccomando eh! Mamma mi ha raccontato. Ma tu non pensare alle cose brutte che ti dicono. Ci pensi?"
Io: "Fino ad ora... no..."

Signora 2 (per telefono): "Cerca di stare su. E buon riposo!"
Buon riposo???

Signora 3 (al portone di casa): "Sono brutte cose, bisogna avere fiducia in Dio e pregare..."
Pregare? Ok, sono morta!

Mia prof. delle medie: "Ti sei presa un bello spavento eh?"
Io: "Un po' la mattina al pronto soccorso. Fa effetto sentirsi dire che si sta per trapassare..."
Prof: "Lo credo bene! Devono essere dei momenti terribili!"
Io: "Mah, non come in genere si pensa. Alla fine ero serena."
Prof: "Non so come hai fatto, ma sei stata molto brava!"
Come non sai come ho fatto?! Me l'hai insegnato tu...

Signora 4 (al telefono): "Dopo salgo a salutarti."
Io: "Grazie signora..."
Signora 4: "Ci tengo tanto a rivederti ancora una volta..."
Acc!

Mia SeP: "E come hai preso la cosa?"
Io: "All'inizio non benissimo, comunque ora va meglio. Si va avanti con forza e coraggio."
Mia SeP: "Un atteggiamento da vero eroe."
Io: "Ho ottimi amici e per fortuna faccio buone letture che mi aiutano..."
Mia SeP: "Certo, ma immagino non sia facile..."
No, non puoi dirmi questo, non tu.
Allora di Leopardi non ho capito niente...

marzia.elle

13 commenti:

dabogirl ha detto...

parliamoci chiaro: Leopardi al posto tuo avrebbe avuto un moto intestinale nelle sue proprie mani. E subito dopo scritto a papà, mamma, fratelli, e zii preti dicendo 'ca..o, stavolta sì che me la sono vista brutta, anche se non vi veggio più'.
Non c'è niente di male a sapere di avere uno spirito forte.

Detto questo, se tua madre la piantasse di millantare a tutti che hai il cancro, saremmo tutti più sereni.

le vecchie ciabatte ha detto...

Su Giacomo non sono molto d'accordo.
Lo sai bene.
Non è una questione di spirito forte, è filosofia.

Mia madre... mah... ci vuole pazienza!

marzia.elle

dabogirl ha detto...

eh, filosofia, filosofia, ma ogni volta che stava male scriveva a casa lamentandosi...

le vecchie ciabatte ha detto...

Il "lamentoso", nel 1832 scriveva:
"Oggi non invidio più né stolti né savi, né grandi né piccoli, né deboli né potenti. Invidio i morti, e solamente con loro mi cambierei."

Dialogo di Tristano e di un amico.
Ultima delle sue Operette Morali.

marzia.elle

dabogirl ha detto...

adesso mi freghi perchè non ho sottomano le lettere al padre con la lista dei malanni e dei dolori.

dabogirl ha detto...

Mi è stato di gran consolazione vedere che la peste, chiamata per la gentilezza del secolo cholèra, ha fatto poca impressione costì. Qui, lasciando il rimanente della trista storia, che gli occhi non mi consentono di narrare, dopo più di 50 giorni (dico a Napoli) la malattia pareva quasi cessata; ma in questi ultimi giorni la mortalità è rialzata di nuovo. Io ho notabilmente sofferto nella salute dall'umidità di questo casino nella cattiva stagione; nè posso tornare a Napoli, perché chiunque v'arriva dopo una lunga assenza, è immancabilmente vittima della peste; la quale del rimanente ha guadagnato anche la campagna, e nelle mie vicinanze ne sono morte più persone.

(11 dicembre 1836)

le vecchie ciabatte ha detto...

Fai attenzione, mi piace parlare di Giacomo con te, potresti non uscirne mai più! ;-)

marzia.elle

Anonimo ha detto...

> Il "lamentoso", nel 1832
> scriveva:
> "Oggi non invidio più né stolti
> né savi, né grandi né piccoli,
> né deboli né potenti. Invidio i
> morti, e solamente con loro mi
> cambierei."

A me questo me pare 'n lamento e anche della peggior specie.
Meno Leo, più amici.

le vecchie ciabatte ha detto...

Sì Massi, ti voglio bene lo stesso, anche se scrivi queste cose. ;-)

marzia.elle

Anonimo ha detto...

cazzo, marzia, ora ho capito che hai! non so come contattarti in pvt, non c'è il collegamento qui.

dabogirl ha detto...

katika, ho detto MILLANTARE!

dabogirl ha detto...

..e comunque, anche a me piace parlare con te. Di tutto, ivi inclusi la religione e il leopardi (e quindi... religione)

le vecchie ciabatte ha detto...

katika: tranqui, ti ho scritto in mail privata.

dabo: te sei incastrata a vita... vedi tu!

marzia.elle