giovedì 8 novembre 2007

Dolci regali

La settimana scorsa, scrivevo a un mio amico, circa un mio fortunatissimo incontro, che: "la vita è strana, ti dona gioie che non fai nulla per meritare e magari te ne nega altre per le quali hai lottato strenuamente".
Poiché la vita, oltre che "strana", è anche tendenzialmente portatrice sana di umorismo, ieri, immeritatamente, ho ricevuto un altro regalo. Anzi, due regali: un pensiero e un libro.
Il pensiero è tanto tenero che quasi imbarazza. Perché ci sono frasi che traggono forza dalla loro disarmante sincerità.
Il libro, invece, emoziona. Perché ci sono titoli che sanno farsi amare ancora prima di sapere cosa nascondano.

Il libro, del quale ignoravo l'esistenza (somma colpa!), è: "il signor figlio" di Zaccuri.
"Leopardi non è morto. Vive a Londra. E' il conte Rossi."
Corre l'anno 1837. Napoli è straziata dal colera. Il conte Giacomo Leopardi, scampato al contagio, si imbarca su un bastimento diretto a Londra per iniziare una nuova, seconda vita.
Qui, da grande uomo d'ingegno qual è, consegna alla storia l'ennesimo capolavoro.

Ho potuto leggere solo poche pagine, ma già sento di provare grande simpatia per l'autore. Perché, lo confesso, è da quando sono irrimediabilmente schiava dei versi del recanatese, che sogno di "incontrarlo".
Al liceo scrissi: "A cena con Leopardi". Certo, quel salto temporale mi costò qualche compromesso con la morte, ma via, grandi onori si ottengono con grandi sacrifici.
Negli anni del liceo, Giacomo mi parlava molto. Mi bastava sedere in silenzio per sentirlo lì, accanto a me.
Oggi è sempre lì, vicino a me, ma ha smesso di parlare. Oggi mi sorride solo.
E io qui, in attesa. In attesa che un giorno, chissà, torni a sussurrarmi nella mente.
Lo so, ciò ha un nome, si chiama follia.
Ebbene sì, sono pazza di te, mio adorato ranavuottolo!

Grazie Fede. Grazie Marco.
Solo i cari amici sanno cosa dire e cosa fare per colpire così bene dritto al cuore.

marzia.elle

3 commenti:

Federica ha detto...

Lo sai che riesco a dire poco in questi casi.... Spero solo che sia bello e che ti piaccia.

Anonimo ha detto...

dice così il Ranavuottolo che lui ti aspetta il sabato

le vecchie ciabatte ha detto...

;-)
Del villaggio?

marzia.elle