Ci sono giorni che ti svegli e il primo pensiero che hai è un pensiero sbagliato.
E lo hai perché sei stanco, perché hai preso il solito calcio in bocca, perché in un certo senso ti sei sentito tradito da chi ti era molto caro.
E allora ci pensi, pensi a tutti quei libri che hai letto, a tutte quelle belle parole che ti hanno detto e ti chiedi: "A che serve?"
A che serve se poi la vita sta da un'altra parte?
A che serve la saggezza di tante frasi se poi ti svegli e in verità vorresti solo dire: "Vaffanculo!"?
Una persona che mi è stata molto cara, un giorno, mi disse: "Quando sei troppo arrabbiata per prendere una decisione, quando sei troppo sfiduciata per vedere davanti a te, siedi e aspetta. Non fare nulla. Perché qualunque cosa sarebbe sbagliata. Credimi!"
Così non ho fatto nulla.
Mentre facevo nulla, ho pensato a quello sguardo che avevi negli occhi. E mi chiedo come possa una persona che ha il doppio dei miei anni avere dentro più speranza di me, più illusioni di me, più sogni di me, più voglia di crederci di me.
E poi ho pensato che quello sguardo l'ho visto di nuovo. In altri occhi.
Ecco, oggi che faccio solo pensieri sbagliati, ne vorrei avere almeno uno giusto. Il mio pensiero giusto è quello di arrivare ad avere anche io, alla fine, quello sguardo negli occhi!
marzia.elle
mercoledì 14 novembre 2007
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2 commenti:
Mi piace il tuo pensiero giusto.
Io credo di essere ancora un paio di passi indietro però il consiglio mi pare sensato quindi, se non ti spiace, lo prendo in prestito.
Ovviamente, se mai me lo rivenderò avrò cura di citarti come autorevole fonte ;)
Prendi pure. Come detto, non è mio.
Mi è stato regalato.
marzia.elle
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