venerdì 5 dicembre 2008
Una donna semplice
Firuli' firula'...
marzia.elle
sabato 29 novembre 2008
venerdì 14 novembre 2008
De consolatione
Alessio: "Entri alle 8 e esci alle 21. Stai dando il culo per l'azienda. Che ti devo di'? Sei una cogliona!!!"
Io: "Grazie, adesso mi sento molto meglio..."
marzia.elle
venerdì 7 novembre 2008
Sarebbe anche simpatico...
E' uno di quelli che nelle foto ufficiali fa le corna, come i bimbi alle elementari.
Lui è un po' così...
Che mi starebbe anche bene, se non fosse che è il Presidente del Consiglio di questo nostro sciagurato paese.
Uno che parla del Presidente Obama e dice: "Però... carino, giovane e abbronzato..."
Dio, dammi un segno, poi, ti prometto, divento cattolica!
marzia.elle
giovedì 6 novembre 2008
mercoledì 5 novembre 2008
Quesito
Io: "No."
Collega: "Oh, ho visto una che sembravi proprio tu. Mascherata da Geisha."
Ora, la domanda è: per quale motivo i miei colleghi vedono prostitute e pensano a me?
marzia.elle
PS: e non venitemi a raccontare che Geisha vuol dire donna "d'arti", lo so bene a che arti si riferiscono quei porcelloni di giapponesi!
venerdì 31 ottobre 2008
The end 2
Stamane, "casualmente", ero là.
L'ospedale è presidiato dalla polizia.
Del resto... pericolosissimi malati e facinorosi dottori possono attentare al bene comune, si sa.
Questo è un governo che mantiene le promesse. Non si era forse detto: "Maggior sicurezza"?
Ore 13:30
Li stanno caricando... la polizia in tenuta antisommossa li sta caricando... dio mio...
http://www.ilmessaggero.it/articolo.php?id=33812&sez=HOME_ROMA
marzia.elle
giovedì 30 ottobre 2008
Protesta civile, stato incivile
Ma questa volta non avete messo in conto Internet, cazzoni!
http://www.repubblica.it/2008/10/sezioni/scuola_e_universita/servizi/scuola-2009-4/camion-spranghe/camion-spranghe.html#
marzia.elle
martedì 28 ottobre 2008
Doc Rac
E mi chiedo anche che senso ha che lo venga a raccontare in un blog. Non frega un cazzo a nessuno, ovviamente.
Ma vabbè... non importa.
Oggi voglio parlare di una persona. E lo voglio fare in un posto pubblico, perché ognuno che leggerà potrà dire: "Per la miseria, in questo mondo del cazzo esistono persino persone così!" E questo è un segno, a suo modo, di speranza.
La persona della quale voglio parlare si chiama Rac e lavora all'ospedale San Giacomo di Roma.
Rac (doc Rac) è la nefrologa che mi segue da quando a febbraio mi sono sentita male.
Venerdì l'ospedale chiuderà. E lei non ha ancora la nuova destinazione.
In questi giorni ho letto molti interventi di utenti anonimi a proposito della chiusura dell'ospedale. Mi è capitato di leggere frasi del tipo: "Ben gli sta a questi dottori fancazzisti che invece di lavorare se ne vanno a spasso per via del Corso."
Va bene, questa dottoressa "fancazzista", oggi, sebbene fosse provata per l'umiliazione di dover continuamente "giustificare" il suo lavoro, è stata due ore a consolarmi e incoraggiarmi.
Ha preso le sue preoccupazioni, le sue incazzature, la sua voglia sacrosanta di dire "basta", le ha accantonate e ha continuato a fare quello che sa fare meglio: il suo lavoro.
Lei è una che non si fa cambiare dal mondo.
Così, mentre c'è anche chi si permette di "sputare" sulle persone che rendono migliore 'sto schifo d'Italia, lei ha alzato le spalle e mi ha detto: "A me interessa solo che tu stia bene."
E mentre questi deficienti di amministratori che ci governano si beano di parole quali: "L'efficienza della sanità." "L'innovazione del servizio ai cittadini...", lei mi ha dato il suo cellulare privato "per ogni emergenza".
Ecco, in un mondo fatto di tante teste vuote e di tanti ladri, c'è anche Rac.
marzia.elle
giovedì 23 ottobre 2008
Polizia nelle scuole
Ciò che mi distrugge è che tu, amico mio, pur avendo idee opposte alle mie, domani dovrai riconoscere che questa è una dittatura.
Ciò che mi distrugge è che quel giorno sarà schifoso per entrambi!
marzia.elle
mercoledì 22 ottobre 2008
Resistere, resistere, resistere
Mi hanno risposto che sono ottimista.
No, la verità è che sono pessimista. Semplicemente distruggeranno l'Italia prima!
Le classi ponte. La classi ponte!!! Le classi ponte???
I ghetti.
E via, ricominciamo.
Non sono passati neanche 100 anni e ricominciamo.
Beh, di fronte a una proposta di questo tenore uno si aspetterebbe che qualcuno si incazzasse. Invece no. Opposizione ombra. Ora ho capito il suo profondo significato.
Ehi, opposizione ombra, ci sono le nuvole in cielo! Apri gli occhi!
Non è inquietante che una cazzarona come me sia costretta a scrivere certi post?
marzia.elle
martedì 21 ottobre 2008
Grandi quesiti
E cosa c'è dentro le capsule di Lansoprazolo che sembra renella?
marzia.elle
lunedì 20 ottobre 2008
"Questa cosa" è la glomerulonefrite. Il mio diamante. Che si sa... è per sempre.
In un mondo precario come il nostro quale migliore fortuna di avere almeno una certezza?
Lei non mi lascerà mai, mica come quel pusillanime del mio ex!
La glomerulonefrite è una coerente. Mi ha promesso un certo destino e sono sicura lo manterrà.
Grazie amica.
All'inizio, lo ammetto, ero un poco incazzata. Poi vagamente triste. Quindi serenamente rassegnata.
E non si smette di essere incazzati, tristi o rassegnati tutto insieme.
Ma si può essere incazzati, tristi, rassegnati e riderne.
Allora, poiché le avversità fortificano e io devo essere molto cara agli dei, dai piani alti hanno deciso di chiudere l'ospedale presso il quale ero, e ancora per poco, sono in cura.
Grazie Stato.
All'inizio, lo ammetto, ero di nuovo un po' incazzata.
Poi mi sono rattristata (perché tendo pure a ripetermi).
Ora dunque dovrei rassegnarmi, ma la verità è che sono ancora incazzata.
Evidentemente le ingiustizie mi sono più indigeste delle malattie.
Va bene. Che almeno possa contare sulla solidarietà umana! Mi sono detta.
No, i miei concittadini, molti, sono felici che chiuda l'ospedale.
I miei concittadini, molti, trascorrono una vita così infelice da non sapere più nemmeno cosa sia la pietà o l'umana comprensione.
E' così che le democrazie muoiono.
Un giorno la storia verrà a giudicarci.
marzia.elle
lunedì 6 ottobre 2008
The end!
Era una lotta impari.
Troppi interessi in campo.
Mai avrei pensato che un giorno mi sarebbe toccata la disgrazia di dover rimpiangere la Democrazia Cristiana!
Addio Italia mia!
marzia.elle
martedì 23 settembre 2008
Salviamo il San Giacomo
Tutto ciò ha un nome!
Lasciatevi curare.
http://roma.repubblica.it/multimedia/home/3028034
marzia.elle
domenica 7 settembre 2008
Contro chiusura San Giacomo
Il denaro il suo strumento.
A Roma, nel silenzio totale, la Regione ha deciso la chiusura di tre storici ospedali (con il consenso trasversale di sinistra e destra). I malati sono deboli, non servono alla società, si sa.
Sono state raccolte firme, non è servito.
Abbiamo protestato, l'indifferenza ci ha circondato.
Il 31 ottobre cesseranno le attività dell'ospedale San Giacomo.
I pazienti dializzati non sono stati indirizzati verso nessuna nuova struttura.
I malati oncologici dovranno "arrangiarsi" come possono.
A tutti gli altri non resta che disperarsi in silenzio.
Ormai siamo così assuefatti alle ingiustizie che non sappiamo più nemmeno riconoscerle.
A tutto questo, a voce alta, dico NO. Perché i miei "figli", domani, sappiano che anche di fronte alla sconfitta bisogna avere la forza di opporsi con speranza.
A voi, lettori, chiedo di alzare la vostra voce con me.
Di riportare nei vostri blog il mio grido.
Così che almeno non sia il silenzio il compagno di questa ingiustizia.
marzia.elle
giovedì 4 settembre 2008
Chiudiamo gli ospedali
La sanità ha un buchetto di qualche miliardo.
Adesso non badiamo ai ladri che l'hanno ridotta così.
La soluzione è chiudere gli ospedali.
Il MIO ospedale. Il San Giacomo di Roma.
Lì dove sono in cura da sette mesi ormai.
No, l'ho presa bene...
marzia.elle
mercoledì 3 settembre 2008
Armi improprie
Io: "Ah sì? Manco me ne ero accorta..."
Giampy: "Veramente te l'ho chiesta in prestito, solo che dopo me la sono tenuta... eh eh..."
Io: "Sai cosa? Tienila. In mio ricordo. Te la lascio in eredità. Così quando sarò schiattata potrai dire di avere qualcosa di mio!"
Giampy: "Ma vattene va! Sai dove te la infilo 'sta matita? Nel cuooooooooooooore!"
Io: "Fiiiiiiiiiiiiiiiiuuuuuuuuuuuu, per un attimo ho temuto..."
Giampy: "Ma sei impossibile!"
Io: "Mica per niente, è che l'avevi appena temperata..."
marzia.elle
martedì 2 settembre 2008
Intercettatemi!
Voglio che siano pubblicate le mie telefonate.
Anzi, per semplificare il lavoro ai magistrati, vado ad elencare le chiamate fatte/ricevute ieri.
Ore 10:06 - meccanico
La batteria della mia macchina è defunta. Aggiungi tagliando e bollino blu e avrai 220 euro in meno.
Ore 10:08 - Donna Terzilia
A ma', non è che passi dal meccanico al posto mio?
Ore 10:23 - architetto Stefania
La fideiussione è pronta. Posso passare a ritirarla.
Ore 11:36 - amica del cuore
Tutto ok. Il controllo è andato bene. Fra 15 giorni avremo il risultato dell'esame.
Ore 13:06 - papy
Sì papy, sono ancora viva. Non è fantastico?
Ore 19:09 - amica del cuore
Cazzeggiamo allegramente parlando della nostra comune infanzia.
marzia.elle
sabato 30 agosto 2008
L'amore uccide
Io: "Sì, prima di partire da Roma."
Donna Terzilia: "E non vuoi qualcosa? Una bomba con la crema???"
Io: "No mamma... grazie..."
Donna Terzilia: "Un maritozzo con la panna?"
Io: "No mamma... grazie..."
Donna Terzilia: "Ma ti sei sciupata? Preferisci un pezzo di pizza calda dal forno?"
Io: "Diomio mamma! No, non voglio niente... non ho sentito niente..."
Donna Terzilia: "E per pranzo? Spaghetti cozze e vongole? Pomodori ripieni al forno? Due fette di pescespada?"
No Rac, resisto! Resisto!
marzia.elle
lunedì 25 agosto 2008
Senza speranza
Quando anche la tua amica del cuore ti dice certe cose... non c'è più speranza...
marzia.elle
giovedì 21 agosto 2008
La Loira - postulati
2. I cibi, naturalmente, si conservano nel burro fuso.
3. In francese, l'errata pronuncia di una accentazione rende incomprensibile qualsivoglia parola (Corollario: il concetto di contesto è una cretinata inventata dai prof. durante le versioni di latino).
4. I cani neri, la notte, dormono in mezzo alla carreggiata (Corollario: solo se guido io).
5. A sud di Orleans spirano i Monsoni (Corollario: agosto è il mese delle piogge).
6. Versailles è gemellata con Frittole.
7. "Tutte le direzioni" significa: "A nord".
8. "Altre direzioni" significa: "A nord" (Corollario: solo se devi andare a sud).
9. Tutte le strade sbucano sulla A10.
10. La marmellata è un pericolosissimo detonatore.
marzia.elle
Bentornata!
Luca: "Ma', vieni a prendere il caffè?"
Io: "Momento momento... arrivo al punto e ti raggiungo..."
Luca: "Che leggi?"
Io: "Che domande... Leopardi..."
Luca: "Oh mamma! Non sono mai arrivato a tanto..."
Segue ampia ripassata ai gioielli di famiglia.
Si è liberato un posto nella mia società, si prega inviare curricula.
marzia.elle
giovedì 7 agosto 2008
Amico cortisone
In medicina è impiegato per trattare le più disparate malattie.
Nel caso specifico, poiché fra le sue proprietà vi è quello di "deprimere" il sistema immunitario, io lo uso per calmare i bollenti spiriti dei miei anticorpi (sempre lì ad attaccare organi vitali). Sciocchini!
Il cortisone è potente. Penetra le cellule. E' uno che va dritto alla fonte, al DNA. Il cortisone è un duro.
Peccato, però, che provochi qualche piccolo, incosistente effetto collaterale.
Io, per dire, mi sto trasformando nell'orso Yoghi (esatto, lo Yogi Bear di Hanna-Barbera).
Per carità, Yoghi mi è simpatico... con quel bel faccione pieno di peluria, sempre alla ricerca di cestini da picnic da rubare... tuttavia... mi chiedevo... ma un farmaco che mi possa trasformare... che so... in Angelina Jolie no?
marzia.elle
mercoledì 6 agosto 2008
Una vera donnina di casa
Adesso ho un bellissimo pigiamino grigio topo metallizzato.
Dei calzini grigi... una maglietta grigia...
marzia.elle
venerdì 25 luglio 2008
Non lo fare!
Tu sei giovane e pensi che la vita sia eterna, ridi della morte e la sfidi.
Per questo tu passi il tempo a bere alcolici e fumare canne.
Tu sei giovane e non te ne frega un cazzo di arrivare a essere vecchio.
Ma il tempo è un bastardo. Diventare vecchio, un giorno, potrebbe piacerti.
E se quel giorno avessi consumato il tuo corpo?
Ma lo so, tu sei giovane e non te ne frega un cazzo di arrivare a essere vecchio.
Però... se senti il sorriso andarsene mentre leggi queste righe, allora ti prego: non lo fare!
Non lo fare!
marzia.elle
mercoledì 23 luglio 2008
La poliglotta
Donna Terzilia: "Ah boh! Però so dire sole..."
Io: "E che chiedo un piatto senza sole? Mi scusi, potrebbe servirmi delle escargot senza sole?"
Donna Terzilia: "Meglio di niente... poi ti fai capire a gesti!"
ECCERTO!!!
marzia.elle
venerdì 18 luglio 2008
Sottili sottintesi
Giampy: "Ehmmm... sì..."
Ale: "Veramente adesso lo sento anche io..."
Io: "Dite che non abbiamo superato i colloqui annuali di valutazione?"
marzia.elle
mercoledì 16 luglio 2008
Gli impiccioni...
Comunque, appurato che la sensibilità dei cattolici è notevolmente più elevata di quella degli atei (altrimenti non si spiegherebbe per quale motivo a me, atea, non dovrebbe dare fastidio mirare il santo crocefisso ovunque, mentre per loro, cattolici, essere fonte di patimento insopportabile non averlo avanti gli occhi in ogni dove), vi sconsiglio di leggere queste righe frutto, chiaramente, del demonio che mi pervade.
Il quale, stamane, in un moto di maleducazione (si sa che i diavoli si esprimono a parolacce) ripete costantemente nella mia testa: "Perché non vi fate mai i cazzi vostri?"
Ma pare che la MIA vita sia per la Chiesa "anche cazzi suoi".
Lo capisco, sono secoli che sono abituati a mettere le mani su tutto, quando cresci così, poi è difficile correggersi.
Ora, lo ammetto, mi rimane abbastanza ostico comprendere perché loro debbano interessarsi morbosamente di me, di ogni mio pensiero, mentre io non possa fare semplici domandine loro rivolte.
Per dire, mi piacerebbe parlare del Banco Ambrosiano, di Calvi, della P2, dei pedofili... cosucce così. Ma si sa, l'uomo è soggetto alle illusione, la mia è che un giorno qualcuno chieda scusa. Nel mentre mi accusano di ignoranza, di essere prevenuta, di non capire e, per finire, di non saper accettare l'idea che la maggioranza imponga le regole.
Ovviamente senza stare lì a chiederci se siano "regole" giuste. Il numero fa la forza e farsi le domande è sbagliato, a nostro signore piacciono gli animi sempliciotti, è noto.
Chiedo venia, dimentico sempre i principi base, deve essere questo demonio che mi tormenta.
Dedico questo post a Eluana, che possa trovare la pace che merita.
marzia.elle
martedì 15 luglio 2008
Quando ti porti il lavoro in vacanza...
Prendi un'isola della Grecia, ad esempio Zante. Sì, la patria del nostro Foscolo. Metti che là, su una di quelle spiagge dove sappiamo bene cosa facevano gli dei, vanno in vacanza nove prostitute britanniche. Aggiungi che le poverine, annoiate, organizzano una gara di sesso orale e zac! La notizia è servita.
Questo portarsi il lavoro anche in vacanza... ahhhhhhhhh, che brutta abitudine!
marzia.elle
mercoledì 9 luglio 2008
lunedì 7 luglio 2008
La suora porno
Fatelo!!!
Alle 19:45 recatevi all'ospedale Cristo Re, secondo piano, reparto di chirurgia generale.
Entrate in una stanza a caso con un letto vuoto e fingete di aspettare un vostro caro.
Tempo cinque minuti e, in filo diffusione, vivrete una delle esperienze più esilaranti della vostra vita.
Una suora, con voce porno da linea erotica vi dirà che l'orario di visita dei parenti è finito e dovete sciacquarvi dalle palle.
Divertimento garantito!
marzia.elle
venerdì 4 luglio 2008
Ehiiii!!!!!!!!!
mercoledì 2 luglio 2008
Che succede?
Il Capo dello Stato dà il beneplacito.
Il capo dell'opposizione sostiene che protestare è fuori luogo.
La democrazia finisce quando tutti sono d'accordo.
marzia.elle
lunedì 30 giugno 2008
Povero, povero Leo!
No comment!
marzia.elle
PS: e "apprezzate" il fatto che ieri, pur essendo il duecentodecimo compleanno di Giacomo, io non abbia pubblicato nemmeno un post a riguardo!
Vota Antonio! Vota Antonio!
http://www.mediolanumchannel.tv/quartaparete/audizione/scheda.php?candidato=149
E io che ho passato tre mesi a raccogliere margherite insieme alla mia inutile insegnante di teatro!
Flò, a quando questo autografo con dedica (e la voglio anche mielosa, regolati!)?
marzia.elle
venerdì 27 giugno 2008
Auguri Rubi!
Le ho detto così alla mia Rubi (Federica).
Eravamo al pronto soccorso (era febbraio).
Mi dicevano che rischiavo un ictus e così, al volo, dettavo le mie ultime volontà.
Fede era lì con me.
"Ma che cazzo dici!?!?!?!" Mi ha risposto.
Ma sì Fede, chi meglio di te poteva ereditare i miei alter-ego Adele e Alrune nel nostro gioco? Tu che come me ami scrivere. Tu che come me ti diverti a inventare storie, situazioni, mondi.
E Fede era lì con me.
Un po' spaventata, un po' incredula, un po' incazzata, ma perfettamente padrona di sé.
"Ho detto che andrà bene, tranquilla!" E pareva proprio che ci credesse.
Lo sapevo che lo diceva per farmi coraggio, ma ci credevo anche io.
Funziona così.
Ci sono momenti nei quali sei nudo davanti al destino, non importa cosa sei, non conta. E' inutile resistere, devi solo avere la forza di accettare. E quella forza, se sei fortunato, te la senti nascere dentro anche per merito di chi ti siede accanto e, malgrado tutto, ti sorride.
Amica mia, auguri!
Sono di parte, si sa, ma il giorno della tua nascita mi è doppiamente caro, per te e per me.
Con tutta la mia amicizia e gratitudine,
marzia.elle
giovedì 26 giugno 2008
Sottinteso!
Sì, parlo con voi, pensateci!
Ora, dopo che ci avete pensato, chiedetevi: "Ma l'ho fatta incazzare io?"
Nel dubbio, passiamo oltre e cambiamo argomento!
marzia.elle
mercoledì 25 giugno 2008
Noi siamo borg!
Cardiologo: "Beh... direi che va tutto bene!"
Io: "E dov'è la mia linea di necrosi?"
Cardiologo: "Che?"
Io: "Il danno d'organo..."
Cardiologo: "Veramente non la vedo..."
Io: "Ok, e l'ispessimento?"
Cardiologo: "Non c'è nessun ispessimento. E' tutto nella norma... ecco qua... vedi?"
Io: "A febbraio c'era..."
Cardiologo: "Adesso no. Guarda, possiamo starci anche due ore, ma è perfetto... senti il suono? Vedi i colori? Il riempimento va bene. Le misurazioni nella norma... dovresti essere contenta..."
Io: "Sì sì, ma credevo il danno non fosse recuperabile..."
Cardiologo: "E invece... evidentemente era minimo... veramente... hai un cuore da manuale..."
Io: "Non avrò un infarto quindi..."
Cardiologo: "Direi proprio di no... fumi?"
Io: "No!"
Cardiologo: "Fai sport?"
Io: "Ahimè... sì... mi tocca..."
Cardiologo: "E magari fai una dieta iposodica..."
Io: "Non so nemmeno cosa sia il sale..."
Cardiologo: "Beh... direi che io non ti servo allora..."
Io: "Quindi ho recuperato? Siamo sicuri? Sto serena?"
Cardiologo: "Sì. Si è rigenerato... eh eh..."
Io: "Noi siamo borg..."
Cardiologo: "Eh?"
marzia.elle
venerdì 20 giugno 2008
E noooooooooooo!
Alzati da sotto il tavolo... no, il cavo di rete non c'è... via, basta ravanare così... oddio... il culo no!
Ti pregooooooooooooooooo!!!
marzia.elle
lunedì 16 giugno 2008
La triste vita del consulente
Io: "Sì, un DBA."
Piero: "Ah boh, sta giù..."
Scalin, scalin, scalin.
Io: "Scusami... ci dovrebbe essere una persona per me..."
Receptionist: "Mi hanno detto che scendeva un altro!"
Io: "Sì, Piero, ma... invece..."
Receptionist: "Non aspettavo te!"
Io: "Ehhh, mi spiace. Pensi che va bene uguale se sale con me?"
Receptionist: "Uhmmm... fate come vi pare!"
Io: "Ciao, sono marzia.elle."
Consulente: "Salve..."
Io: "Benvenuto. Tu sei il nostro nuovo DBA, vero?"
Consulente: "Io?"
[cazzo, cazzo, cazzo, ho sbagliato consulente!!!]
Io: "No?"
Consulente: "Veramente no... mi hanno detto di chiedere di G."
[Fiuuuuuuuuuuu, almeno ho azzeccato il progetto!]
Io: "Ah, bene. G. non c'è. Mi ripeteresti il nome e la società per favore?"
Driiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiin!
Io: "G. ciao, c'è un consulente per il nostro progetto, ma non è il mio DBA. Che ci faccio?"
G: "Ahhh, ehmmm... boh... l'ho chiesto così tanto per... vedi se serve ad Anto. In separata sede, ovvio!"
Io: "Ok!"
Io: "Allora tutto ok. Vieni così troviamo una scrivania. Se intanto ti vuoi accomodare..."
Consulente: "Grazie."
Driiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiin!
Io: "Anto, sono marzia. Non so se G. ti ha detto, ma è arrivato un consulente..."
Anto: "Il DBA?"
Io: "Il DBA è MIO! Questo non è DBA. Va bene uguale?"
Anto: "E che ci faccio?"
Io: "Vedi tu. Sta giù."
Anto: "Non c'ho tempo... che gli dico? Che gli faccio fare?"
Io: "Ehhhhhhhh, boh..."
Anto: "Vabbè... arrivo..."
Io: "Consulente, lui è Anto. Anto, il nuovo Consulente."
Anto: "Piacere."
Consulente: "Piacere."
Io: "Beh... divertitevi! Ciao!"
marzia.elle
venerdì 13 giugno 2008
La torta secondo Ros!
Io: "Vai Ros, scegli tu!"
Ros: "Con la cioccolata!"
Pasticcere: "Ok. Ma la consistenza... non so... mimosa, profitterol, charlot..."
Ros: "Ehmm... con gli strati di cioccolato..."
Pasticcere: "Certo. Ma sotto? Pan di spagna?"
Ros: "E in mezzo la cioccolata?"
Pasticcere: "E crema magari... e sopra..."
Ros: "Sopra cioccolata!"
Pasticcere: "Oppure se vuole la sfoglia..."
Ros: "Sì, ma la cioccolata?"
Pasticcere: "Certo certo... gliela faccio mettere tutta intorno..."
Ros: "Ehhh... ma anche in mezzo. E sopra!"
Pasticcere: "Oppure se vuole la zuppa inglese..."
Ros: "Al cioccolato?"
Pasticcere: "Se vuole faccio fare una zuppa inglese particolare..."
Ros: "Con gli strati di cioccolato per favore. Crema al cioccolato. E ricoperta di cioccolato..."
Pasticcere: "..."
Ros: "Ecco, e diciamola tutta, non voglio vedere la frutta! Scriva: frutta NO! Cioccolato!"
Pasticcere: "Ho capito... facciamo... una TORTA AL CIOCCOLATO!"
marzia.elle
giovedì 12 giugno 2008
Io nacqui
Dopo nove mesi di buio... finalmente la luce, il sole, la vita. Il Policlinico Umberto I, un ginecologo isterico che si era dovuto alzare presto per assistere alla mia lodevole venuta al mondo e, di non secondaria importanza, un simpatico infermiere che con parole graziose informò la mamma circa il mio sesso.
Il papà, gioioso, offrì la colazione a tutti i colleghi (aveva scommesso che fossi un maschio), la mamma si sottopose alla divertente pratica di ricucitura senza anestesia.
Indubbiamente i miei mi amarono da subito!
La venuta al mondo non fu poi così brutta, soprattutto perché non ne ho memoria, ma dai racconti dei miei cari, so per certo che fui una bimba da subito amante della vita.
Il silenzio, ad esempio, mi lasciava molto perplessa, motivo per il quale rallegravo le nottate dei vicini con urla festose. I miei piccoli polmoni, desiderosi di espandersi, si esercitavano preferibilmente fra le due e le cinque del mattino, quando, stanca, mi concedevo qualche ora di sonno.
La mamma e il papà mai mi nascosero quanto amore provassero per me in quel periodo. Gliene sono infinitamente grata.
Li ringrazio, inoltre, per avermi cullato, per avermi raccolto il ciuccio ogni volta lo sputavo come una palla di cannone lontano dal mio lettino, per avermi permesso di invadere il lettone e nuotarci dentro alle tre del mattino, ma, soprattutto, per non aver ritardato la mia crescita raccontandomi storie del tipo: “Se non dormi arriva l’uomo nero che ti porta via!”
In effetti l’uomo nero, sebbene segretamente credo che i miei a volte ci sperassero, non mi portò da nessuna parte.
Crescevo felice e rubiconda nella mia casa con mamma, babbo e nonni materni al seguito.
“Assomiglia tutta al papà!” Dicevano i nostri amici. Che cari. Il mio papà iniziava a mostrare un accenno di calvizie, portava barba e baffi, vantava un naso aquilino da far invidia a Dante e, di non secondaria importanza, mostrava con soddisfazione al mondo due orecchie a sventola impressionanti.
Ora, prima che il caro genitore mi uccida, c’è da sottolineare che queste caratteristiche a lui donano, da sempre, un fascino tutto particolare, ma, riguardo alla sottoscritta, ho una certa non ingiustificata perplessità. Pazienza.
Gli anni passavano.
Io mostravo di essere in un periodo assai galvanizzante. Potevo mangiare quando volevo, potevo piangere di notte, potevo urlare, potevo fare i capricci, potevo smontare ogni oggetto di valore presente ad altezza bimbetta e, sommo gaudio, potevo imporre la mia ferrea volontà.
In compenso, posso affermare con soddisfazione di essere stata una creatura assai sensibile ed educata. Fuori dalle mura domestiche assomigliavo al Mosè del Michelangelo. “Perché non parli!” Gridavano tutti. Ma io sentivo forte la responsabilità del mio ruolo. Quindi, a mo’ di pianta, stavo ferma e muta. Il massimo della mia comunicazione erano due calci assestati con cura sugli stinchi dei miei, che significavano: “Sono stanca. A casa, svelti!”
A dire il vero la mia scarsa padronanza della lingua italiana, ottenuta frequentando i compaesani assisani dei miei nonni, influiva notevolmente sulla mia timidezza.
Forse sentire le persone ridere ogni volta esprimevo un concetto, non influiva positivamente sulla mia autostima.
Insensibili!
Fortunatamente ero presa da ben altri pensieri in questi primi anni di vita.
Il principale era riuscire a vedere i cartoni animati dalle 14:00 alle 20:00. In effetti potrebbe sembrare un tempo esagerato e non faccio fatica ad immaginare i volti perplessi di psicologi dell’età infantile e pedagoghi, ma posso affermare con coscienza di non aver mai mostrato, negli anni a seguire, turbe psichiche rilevanti (ho detto rilevanti!).
Il fatto che qualche amico mi dica sovente: “Sei una pazza!”, credo non faccia testo.
Al contrario, i cartoni animati di quegli anni, soprattutto quelli giapponesi, mi insegnarono molto.
Imparai che tutti i bambini nascono orfani e, nel caso non lo siano, i genitori provvedono a morire di lì a breve. Tutti i bambini sono buoni e hanno radicati degli alti valori. Purtroppo, però, se gli zii non sono abbastanza perfidi, sicuramente un alieno demente vorrà conquistare la sua città.
Gridavo: “Pugno perforante” o anche: “Raggi fotonici” correndo per tutta casa e infilzando i miei peluche. Nei miei anni migliori strisciavo a terra con tanto di pistola in mano e, fingendomi una vera dura, massacravo criminali, alieni, animali selvaggi, mostri, zombi.
Insomma, crescevo bene.
Quand'è che poi mi sono rovinata?
marzia.elle
Chi si rivede...
Io: "... Ehmmm..." (Oddio... come cazzo ti chiami?)
vafac: "Ciao! Come stai? Bene? Ti sei sposata?"
Io: "..."
vafac: "No? Neanche i miei figli."
Io: "Ehmmm..." (Giuseppa? Giovanna? Gioacchina?)
vafac: "E Mariella si è sposata?"
Io: "Eh? Mari... ehmmm... no..." (Gisella? Giannetta?)
vafac: "Invece dell'amica del cuore so. Due volte eh? So tutto!"
Io: "Tutto?" (Gilberta? Greta? Giuliana?)
vafac: "Mi ha fatto davvero piacere vederti! Che poi la vita è così... va bene anche se non ti sposi..."
Geltrude???
marzia.elle
martedì 10 giugno 2008
Orchidea
Bagnoschiuma all'orchidea.
Sì, adesso puzzo come un vaso di fiori.
Sembro il bracciante di un vivaio, il garzone di un fioraio, il balcone di Donna Terzilia!
Sarà una lunga giornata nell'open space...
marzia.elle
lunedì 9 giugno 2008
Al Sistina
Sì, una martellata sul malleolo è peggio, in effetti.
Due ore e passa di spettacolo.
Il "ragazzo" tiene il fisico, lo ammetto.
Si esibisce in flessioni, addominali, volteggi.
Racconta spaccati della sua vita, canta, balla, coccola il pubblico che, in verità, già l'ama.
Si permette di cantare le canzoni degli altri e farsi dire "bravo", sebbene magari ti aspetteresti i suoi successi.
Decide di utilizzare un'orchestra tutta al femminile (bravissime), invita sul palco un fanciullino campione mondiale di tip tap. Gareggia con lui. Recita. Concede il bis (chiaramente in scaletta), abbraccia il pubblico.
Un vero uomo di spettacolo.
Molto bravo, due palle infinite, ma bravo.
marzia.elle
venerdì 6 giugno 2008
Buoni propositi
Io: "Ma smettila!"
Amica del cuore: "Uff... sono stata al tel. con pazienti tutto oggi!"
Io: "E come è andata?"
Amica del cuore: "Un solo evento purtroppo..."
Io: "Questo fatto che la gente non voglia schiattare d'infarto è veramente antipatico..."
Amica del cuore: "Già!"
Io: "Tranqui, lo faccio io in diretta. Sto sulla cyclette a faticare..."
Amica del cuore: "Maddai? Che brava! E riesci a parlare e pedalare?"
Io: "Mi senti affaticata?"
Amica del cuore: "Adesso ti monitoro! Ti tengo al telefono..."
Io: "Beata te, fra pillole e allenamento, ti scarico il cellulare!"
Amica del cuore: "A quanto vai?"
Io: "50 all'ora."
Amica del cuore: "Ammazza!"
Io: "Oggi c'ho un casino d'adrenalina da smaltire..."
Amica del cuore: "Per il lavoro?"
Io: "Ma figurati..."
Amica del cuore: "Non mi dire per quella cosa di Recanati e della dedica..."
Io: "Ormai siamo oltre. Alla fase 2, ma che dico? 3!"
Amica del cuore: "Che è successo?"
Io: "Ho scritto per ringraziare..."
Amica del cuore: "Le hai scritto 'ciao grazie.' E quindi?"
Io: "Eccone un'altra... 'ciao grazie' non rendeva esattamente l'idea di ciò che provavo..."
Amica del cuore: "Che hai scritto?"
Io: "Non ricordo le parole esatte, ma insomma, il succo è che..."
Amica del cuore: "Ma che è? Una mail o un concorso letterario? Ma smettila di perdere tempo così e scrivi 'sto cavolo di libro, così almeno mi diventi ricca!"
Io: "Avida! E vabbè... questo è niente. Manco due ore e mi risponde... una cosa, ti giuro, da infarto! La pressione mi sarà andata a quattrocento!"
Amica del cuore: "Aho, ma questa perché non la pianta di scriverti? Ci parlo io?"
Io: "Ti ammazzo!"
Amica del cuore: "E che ti ha risposto?"
Io: "Non ci crederai... che insomma... e poi che... e anche..."
Amica del cuore: "Cioè... lei a te?"
Io: "Di non essere all'altezza! Ti rendi conto? Il mondo va al contrario! Io che sono niente... e lei..."
Amica del cuore: "Cioè, voi non state bene. Te lo sapevo... ma pure lei..."
Io: "Io sembravo fatta di crack! Quando ho ricevuto la mail dovevo scrivere un documento, andare in riunione... un casino! Non capivo più niente..."
Amica del cuore: "Secondo me Chiara s'è pentita d'avervi fatto incontrare..."
Io: "Anche secondo me..."
Amica del cuore: "E occhio che la figlia ti fa la pelle!"
Io: "Anche secondo me..."
Amica del cuore: "Vedi tu..."
Io: "Vabbè, faccio la brava. Non scrivo più..."
******** update ********
Sì, si parla di Leopardi. Sì, sono "intellettualmente" pazza della mia SeP. Sì, mi piacciono gli uomini (anche se sono tendenzialmente un po' bastardelli!).
marzia.elle
La rompiballe
Io: "Fai tardi?"
Amichetta1: "Al solito..."
Io: "Indi fai tardi. Ovviamente resti qui!"
Amichetta1: "Ovviamente ti materializzi sotto l'ufficio mio..."
Io: "E' chiaro! A quell'ora dove pensi di andare in giro?"
Amichetta1: "Lo sospettavo..."
Amichetta2: "Dove sei?"
Io: "A casa, perché?"
Amichetta2: "Perché ti conosco! Stamane eri partita a razzo. Ho avuto paura di trovarti qua sotto..."
Io: "Volevo, ma mi hai detto che ti pagano il taxi e con te c'è..."
Amichetta2: "Esatto. Vabbè, mi volevo sincerare prima di uscire..."
Io, con un'amica rompiballe come me, mi litigherei!!!
marzia.elle
martedì 3 giugno 2008
Europa unita
Anonimo: "Questa Europa unita è una tragedia..."
Io: "Non sono d'accordo."
Anonimo: "Era meglio prima quando c'erano ancora le nazioni e patria aveva un senso."
Io: "Ma patria ha un senso. Io mi sento molto italiana. Ma anche europea e cittadina del mondo. Sai... la fraterna solidarietà dei popoli..."
Anonimo: "Se se... io dico patria, come patria potestà!"
Io: "E che c'entra?"
Anonimo: "Che questi parlano di Europa solo quando gli conviene... guarda se i paesi ricchi fanno parte dell'Europa!"
Io: "Ricchi?"
Anonimo: "Tipo il Canada..."
Io: "Ma il Canada sta in un altro continente!"
Anonimo: "E l'Australia?"
Io: "Eh... ti sembrerà strano, ma anche l'Australia non è in Europa..."
Anonimo: "Tutte scuse! Allora mettiamoci pure l'Africa!"
Io: "Stesso problema... cioè... si chiama Europa per una questione geografica..."
Anonimo: "Come no! E' che le cose se le fanno come pare a loro. In questa cosa dell'Europa c'hanno messo solo i poveracci! Ed è inutile che ti arrampichi sugli specchi con la scusa della geografia!"
marzia.elle
venerdì 30 maggio 2008
Il concerto e le pasticche
Pasticchette bianche, vede? A forma di cuoricino...
No no, nooooooooooooo... droga no... betabloccanti. Per pressione. Mio piccolo cuoricino... reni sfranti... ma nooo, no no...
Due pasticchette piccole piccole. Scatoletta della farmacia...
Ma non mi guardate così... nooo...
Ciao Vascooooooooooooooooooooo!!!
marzia.elle
mercoledì 28 maggio 2008
Piccole gioie della vita
Sono un'anima semplice!
marzia.elle
martedì 27 maggio 2008
Non vi veggio...
Eh eh... pure ipocondriaca! Ti preferivo euforica!
marzia.elle
lunedì 26 maggio 2008
La Signorin!
Perché lei è discreta!
Ma oggi, mrs bigpileofdust (o più semplicemente: la Signorin) compie 3n anni e, concorderete con me, va festeggiata come merita.
Ora, non badate al significato letterale di ciò che sto per scrivere. Estraete.
Immaginate di vivere nella prima metà del '900. Immaginate di essere un biologo. Uno di quelli che hanno le porte della mente spalancate.
Vedete una muffa, cosa pensate? Che schifo? No, riproviamo.
Vedete una muffa. Beh, a dirla tutta la muffa non fa nulla per sembrare "carina".
Non fa proprio niente per risultare "simpatica".
"Al mondo non piaccio?" - Pensa la muffa - "E chissenefrega!"
Le muffe sono così, un po' sociopatiche.
Ma la nostra mente è aperta, ricordate?
E' così che nacque la penicillina.
Ecco, questa è la Signorin.
Quello che ha dentro salva la vita, ma accidenti se gode nel nasconderlo!
Auguri Signorin!
marzia.elle
venerdì 23 maggio 2008
Elogio del silenzio
Io: "..."
NC: "Oh, dove avrò messo il cellulare?"
Io: "..."
NC: "Ora lo faccio squillare... eh eh... Che dici?"
Io: "Mh mh..."
NC: "E tu che fai?"
Io: "Mhhh..."
NC: "E lo sai che... e poi... e anche... e sebbene... e comunque..."
Tesoro... lo sai quali sono gli effetti collaterali delle pillole che prendo?
RESPIRA OGNI TANTO, CAZZO!
marzia.elle
lunedì 12 maggio 2008
giovedì 8 maggio 2008
L. A.
Io: "..."
Giampy: "Davvero!"
Io: "L. A.? Ma che è?"
Giampy: "Leopardisti Anonimi... ciao, sono Marzia, non leggo Leopardi da ben 5 giorni..."
Ehmmm... sarebbero poche ore a dire il vero... ;-)
marzia.elle
Luigi Malerba
Grazie per le tue belle pagine.
Per la nuova Penelope di: "Itaca per sempre" e per la Roma delle "Maschere".
E quella follia tutta tua che è: "Salto mortale".
marzia.elle
mercoledì 7 maggio 2008
Il terzo principio della dinamica
Un giorno il prof. entra in classe e senza salutare dice: "Ad ogni azione corrisponde una reazione uguale e contraria."
E noi a scrivere.
3° legge di Newton.
Me la sono sempre ricordata.
Non è una questione di fisica. E' una questione di vita, etica, legge, natura, buon senso.
Se fai un'accidenti di cosa, una qualunque, ci saranno delle conseguenze. Principio semplice. Banale.
Ecco, poiché sottolineare l'ovvio, a volte, sembra necessario, avrei un elenco puntato a tale riguardo.
- Fare sesso senza usare metodi anticoncezionali, alza di molto la probabilità di avere figli. Avere figli implica per i genitori l'obbligo di mantenerli. Corollario: io non sono né tuo padre né tua madre.
- Se tu mi lasci, io divento la tua ex-ragazza, non la tua confidente spirituale o la tua amica. Chiudere un rapporto implica sciacquarsi dalle palle.
- Scegliere significa rinunciare. Quando scegli lui, rinunci a me. Fai la tua scelta e levati dal cazzo. Possibilmente senza chiedere perché non vengo.
- Corollario: quando chiedi perché non vengo (vedi punto precedente), non meravigliarti se in risposta ricevi un banale vaffanculo.
- Irritare i dipendenti, incrementa il livello generale di fancazzismo.
- Ammazzare di botte una persona, fa schifo ed è (pensa un po') anche reato. Dritto in galera e non rompere il cazzo!
- Quando prendi impegni per le 5 del mattino, assicurati che non riguardino anche me! Nel qual caso, metti in conto un educato: "Fottiti!"
- Se provochi, mi incazzo. Se mi incazzo e poi casualmente devo decidere del tuo futuro lavorativo, tendo a non essere obiettiva.
- Se parli più di tre ore di fila di argomenti che mi annoiano, probabilmente penserò ai cazzi miei dopo i primi dieci minuti (perché sono educata). Corollario: sì, tutti i tuoi argomenti in genere mi annoiano.
- Se non ti chiamo mai, forse è perché non ti voglio sentire.
marzia.elle
mercoledì 30 aprile 2008
Messaggi
Donna Terzilia: "Oh, già sei tornata a casa?"
Io: "Ehhh... finito... cena finita..."
Donna Terzilia: "Eh però, io non ho ancora fatto. Mi devo struccare e..."
30/04 ore 05:00 - casa
Donna Terzilia: "Ancora non ti sei alzata? Eh però... lo sai che deve venire la signora per le analisi di Antonio. Facciamo tardi."
Io: "Sono le cinque..."
Donna Terzilia: "Su... su..."
30/04 ore 07:00 - ufficio
Signora della ditta di pulizie: "Eh però, stamattina è arrivata prima. Io non ho finito!"
Io: "Mi perdoni signora... è che..."
Signora della ditta di pulizie: "La sua scrivania non l'ho ancora fatta. Ehhh se lo sapevo..."
Io: "No no, non importa... mi metto in un angolo, non disturbo... anzi mi scusi lei..."
Signora della ditta di pulizie: "Se avvertiva..."
Io: "Scus..."
Ma il mondo, sta tentando di dirmi qualcosa?
C'è forse un sottile messaggio fra le righe che non colgo?
marzia.elle
martedì 29 aprile 2008
Dico... non dico... sottintendo...
In questi tempi, in questi luoghi, persone d'ingegno, ogni giorno, alzavano la penna e, animate da profondi ideali, cercavano la strada giusta per toccare i cuori sensibili senza incorrere nella censura.
Leopardi, che, come è noto, fu uomo di grandi talenti, per una specie di equilibrio cosmico al destino che l'aveva generato tanto sapiente, doveva sostenere tre tribunali d'inquisizione: la famiglia (nella persona del padre), lo Stato Pontificio e il dominatore austriaco.
A volte, poiché pochi nemici producono poca gloria, l'Illustre si beava di infastidire anche i francesi, così, per una par condicio ante litteram.
Il giovane conte era animato da forti passioni e il suo status, via, l'aveva reso anche un po' incosciente. Così, gli accadeva, in momenti di grande pathos storico, non solo di produrre testi evidentemente liberali (così liberali che gli unici a non capirli erano proprio i liberali), ma anche di dedicarli in giro ad amici e conoscenti.
I quali, per carità, la prendevano sempre molto bene e per nulla intimoriti dall'idea di essere legati a canzoni di ispirazione patriottica quali: All'Italia, vivevano serenamene il grande onore che veniva loro attribuito imprecando in rigoroso silenzio.
Ma il giovane Giacomo, si sa, era oltre.
Lo è stato in tutto!
E mentre quel povero cristo di Manzoni, per sopravvivere, doveva recitare (come dicevano gli amici) la parte del "minchione", il Leopardi si gettava verso la censura a braccia aperte, come fosse una delle tante sfide intellettuali che ai grandi piacciono.
E se All'Italia non aveva avuto molta fortuna e nemmeno: Sopra il monumento di Dante, la colpa doveva per forza essere di quei titoli un po' ingombranti.
Ad Angelo Mai suonava senz'altro meglio. Anche Monaldo ne convenne.
Quale migliore persona per dedicare un canto?
Giacomo ne fu ben lieto. Sapeva forse il padre quanto fosse facile per lui parlare di patria anche attraverso un sasso? Ma queste confidenze, il contino, le faceva solo agli amici fidati (l'VIII pensiero non l'aveva scritto mica a caso!).
Lo Stato Pontificio, dal suo canto, aveva ben altri pensieri e corruzioni da osteggiare. Il pedigree del fanciullo era di tutto rispetto. Da tale padre poteva forse crescere un figliolo polemico e liberale? E così toccò a quei disgraziati di austriaci occuparsi di quel ragazzo di provincia così pericoloso.
Loro che seppero comprenderlo meglio di alcuni suoi amici. Che tanto spirito liberale colsero nei suoi versi. Tanta passione, tanta spinta rivoluzionaria.
Ahhh... arguti dominatori!
Questi che non potevano essere nominati e che si nominavano quelli per questi, ma anche no!
Sempre le persone sbagliate colgono i giusti significati! Disdetta!
Altri tempi, altri luoghi.
Oggi tutto questo ci è così lontano...
[...] Di noi serbate, o gloriosi, ancora
Qualche speranza? in tutto
Non siam periti? A voi forse il futuro
Conoscer non si toglie. Io son distrutto
Nè schermo alcuno ho dal dolor, che scuro
M'è l'avvenire, e tutto quanto io scerno
E' tal che sogno e fola
Fa parer la speranza. Anime prodi
Ai tetti vostri inonorata, immonda
Plebe successe; al vostro sangue è scherno
E d'opra e di parola
Ogni valor; di vostre eterne lodi
Nè rossor più nè invidia; ozio circonda
I monumenti vostri; e di viltade
Siam fatti esempio alla futura etade.
[...]
marzia.elle
mercoledì 23 aprile 2008
giovedì 17 aprile 2008
Sparatemi!
Pubblica Istruzione: Sandro Bondi.
Uccidetemi con una pallottola d'argento, per favore...
marzia.elle
Se il tempo fosse un gambero
Io: "Ciao papy."
Papy: "Oh, e perché ieri non mi hai risposto al telefono?"
Io: "Ieri?"
Papy: "Ti ho chiamata nel pomeriggio, verso le quattro."
Io: "Maaa... veramente no..."
Papy: "Come no! Dove stavi?"
Io: "In ufficio, come sempre. Ma davvero, non ha squillato."
Papy: "Ha squillato e non hai risposto!"
Io: "Ma se squillava rispondevo... no? E poi... ecco... la chiamata non risulta nemmeno nel registro..."
Papy: "E allora? Io ho chiamato e squillava e tu non rispondevi. Poi ho chiamato mamma e pure lei non rispondeva. Poi risultava staccato. E anche il tuo... Ho richiamato dopo, ma niente. Ma io dico... mi fai venire un colpo! Che ti costa rispondere? Anche se sei in riunione. Mi dici: 'Papy, ci sentiamo dopo!' Io capisco, ma così... guarda... un infarto... nessuno mi rispondeva. Squillava squillava, poi non squillava più. Non eri raggiungibile... ma che serata che ho passato..."
Io: "Scusa..."
E, precisamente, come si esce dall'adolescenza?
marzia.elle
martedì 15 aprile 2008
domenica 13 aprile 2008
Sospetti
No, così, tanto per dirvi che forse sono stata adottata.
marzia.elle
venerdì 11 aprile 2008
Lo sapevate?
In compenso vi comunico (con sommo gaudio) che, a piazza San Pietro, codesta mattina, sono stata eletta all'unanimità: "miss maglietta bagnata"!
Grazie mamma, grazie papà. Se sono arrivata a questo traguardo è anche merito vostro!
marzia.elle
mercoledì 9 aprile 2008
Profumi
Io: "Ti piace?"
Alex: "Sembra... oh mamma... sembra..."
Io: "Sembra?"
Alex: "Incenso!"
Io: "Incenso?????????????????????????"
Cazzo! La prossima volta invece di svenarmi in profumeria, passo in Chiesa!
marzia.elle
domenica 30 marzo 2008
Tanto per dire...
Io: "Ciao. Come stai?"
Parente invisibile (quello che non viene mai a trovarti in ospedale perché a lui, povero, non piacciono. Invece le persone, generalmente, si eccitano a passare la domenica lì!): "Ah, io bene!"
Io: "Sono contenta."
Parente invisibile: "Tu?"
Io: "Abbastanza bene. Grazie. Che mi racconti?"
Parente invisibile: "Il solito. Ma tu quanto cortisone prendi al giorno?"
Io: "Circa 40 mg..."
Parente invisibile: "Eh però, non è poco!"
Io. "Mah... non è neanche tantissimo. Comunque va bene. Beh, che mi dici di te?"
Parente invisibile: "E un gastroresistente lo prendi?"
Io: "Sì..."
Parente invisibile: "E poi le pasticche per la pressione..."
Io: "Che vuoi farci?! Ormai sono come mia nonna..."
Parente invisibile: "Che poi il cortisone c'ha un sacco di effetti collaterali! Ti ha già fatto male?"
Io: "Per ora no."
Parente invisibile: "Ehhh... ma vedrai... e questo per sempre?"
Io: "Mah... non possiamo saperlo... dipende da come reagisco alla terapia..."
Parente invisibile: "Figurati... quando inizi..."
Io: "Ma via, siamo ottimisti... tanto non è che c'è altro da fare. No?"
Parente invisibile: "E c'hai poco più di trent'anni! Ne avessi ottanta ti rassegni, ma così..."
Io: "..."
Parente invisibile: "Certo che ne hai avuta di sfiga... quando succede così... che fai? Con chi te la prendi? Te la tieni. Punto."
Io: "Senza dubbio, comunque non è così tragica come sembra..."
Parente invisibile: "No no, io lo capisco che non lo vuoi accettare. Ma sì, meglio. Non ci pensare..."
Ecco, da qui, da codesto blog, mio caro parente invisibile, avrei due messaggi per te.
Il primo è: "Mavaffanculo!".
Il secondo: "Perché non chiami in ospedale a nome mio e non parli direttamente con il mio dottore? Così, se non altro, la smetti di rompere il cazzo a me!"
Grazie!
marzia.elle
martedì 25 marzo 2008
De consolatione
2. In macchina non aprire i finestrini, gli spifferi in faccia fanno male ai reni.
3. Devi avere pazienza. Ma tu hai pazienza? Di più!
4. Certo, è terribile. Una cosa da perderci la mente. Poi così... all'improvviso... No no, lo so bene. Da depressione. Tu però stai su con il morale!
5. Ehhh... è proprio la vita. L'ho già detto?
6. Certo... alla fine c'hai avuto più culo che anima!
7. Ma secondo me è pure tutta quella roba che leggi...
marzia.elle
sabato 22 marzo 2008
Ma 'o scarrafone?
Papy: "Dici?"
Io: "Ovvio. Sono talmente presi dalle loro cose, nelle quali, per carità, sono fantastici, che alla fine però vivono su un altro pianeta. Proprio fuori come cancelli."
Papy: "Ah... allora fortuna che tu non sei un genio..."
Io: "... eh eh... carina..."
Papy: "Cosa?"
Io: "La battuta. Carina. Spiritosa..."
Papy: "Quale battuta?"
marzia.elle
mercoledì 19 marzo 2008
Paura eh?
Io: "Ciao!"
Amica del cuore: "Preparati a morire!"
Io: "................ Ti è arrivata la copia della biopsia..."
Amica del cuore: "No, la ricarica telefonica che mi hai fatto!"
Io: "Fiiuuuuuuuuuuu..."
Amica del cuore: "Ma sei scema?! Ma ti pare che ti dicevo così?!"
Va tutto bene, va tutto bene! ;-)
marzia.elle
martedì 18 marzo 2008
Con tutto il mio cuore
Si presentò dicendo: "Sono la vostra insegnante di Lettere. Staremo insieme tre anni... se non di più."
Fu facile odiarla. Ogni volta mostrava chiaramente la mia ignoranza. Ogni volta pretendeva che superassi i miei limiti. Ogni volta mi costringeva a vedere quello che non desideravo.
Non mi era simpatica. Lo sapeva, ma non se ne preoccupava.
Lei non era lì per piacere a me. Era lì per insegnarmi la grammatica, la letteratura, la storia, la geografia. Era lì per insegnarmi a diventare "grande". A cadere per poi rialzarmi.
A prendere coscienza di me. Era lì per spingermi oltre. Per crederci. Era lì perché non mi perdessi.
Furono tre lunghissimi anni, ma per uno strano caso del destino, anche disgraziatamente brevi. Il giorno che realizzai che la stavo per perdere, mi sentii molto sola.
Ero così abituata ad averla accanto, che mi sembrò terribile l'idea di non poter più incrociare quei severissimi occhi azzurri.
E allora presi coraggio e mi venne da scherzare con lei. "Mi dispiace, - dissi - ma quella cosa dell'analisi logica non la imparerò mai!"
"Va bene." Rispose. Mi regalò un ottimo voto e mi lasciò andare per la mia strada.
Al liceo, poi, capii che aveva vinto ancora. L'analisi logica la sapevo fare. Schifosamente bene. Aggiungerei.
Da allora sono passati molti anni.
Anni felici, perché fui così fortunata da poter godere ancora delle sue parole, dei suoi consigli, dei suoi rimproveri.
E io, come la stupida undicenne che ero, ho creduto di poterla avere per sempre.
Non l'accetto. Non l'accetterò mai.
Non posso guardare quella superba mente fallire e non sentire che tutto è perso.
Come posso rassegnarmi a questo? Come?
Mi hai insegnato ad accettare le avversità con coraggio, ma non sono pronta a rinunciare a te.
Non lo sarò mai.
marzia.elle
lunedì 17 marzo 2008
Dolci parole che fanno paura
Lo so, sono un mostro senza cuore. Una donna insensibile.
Non merito l'affetto di chi mi circonda.
Questa notte, sicuro, avrò problemi a prendere sonno.
Nel mentre...
Signora (mi ferma per strada): "Maaaaaaaaaaaarzia! E come stai? Ma che bello rivederti. Allora stai bene? No è che..."
Io: "Buongiorno signora. Sto benino, grazie."
Signora: "E che bisogna farci. Ci vuole pazienza. La vita ci mette davanti a grandi prove. Bisogna avere la forza di andare avanti."
Io: "Ha ragione signora..."
Signora: "Ma non ti devi abbattere, non devi pensare al peggio. Che lo spirito è tanto. Se uno è allegro le malattie vengono meno."
Io: "Certo signora. Quanto dice bene..."
Signora: "Mi raccomando eh! Mamma mi ha raccontato. Ma tu non pensare alle cose brutte che ti dicono. Ci pensi?"
Io: "Fino ad ora... no..."
Signora 2 (per telefono): "Cerca di stare su. E buon riposo!"
Buon riposo???
Signora 3 (al portone di casa): "Sono brutte cose, bisogna avere fiducia in Dio e pregare..."
Pregare? Ok, sono morta!
Mia prof. delle medie: "Ti sei presa un bello spavento eh?"
Io: "Un po' la mattina al pronto soccorso. Fa effetto sentirsi dire che si sta per trapassare..."
Prof: "Lo credo bene! Devono essere dei momenti terribili!"
Io: "Mah, non come in genere si pensa. Alla fine ero serena."
Prof: "Non so come hai fatto, ma sei stata molto brava!"
Come non sai come ho fatto?! Me l'hai insegnato tu...
Signora 4 (al telefono): "Dopo salgo a salutarti."
Io: "Grazie signora..."
Signora 4: "Ci tengo tanto a rivederti ancora una volta..."
Acc!
Mia SeP: "E come hai preso la cosa?"
Io: "All'inizio non benissimo, comunque ora va meglio. Si va avanti con forza e coraggio."
Mia SeP: "Un atteggiamento da vero eroe."
Io: "Ho ottimi amici e per fortuna faccio buone letture che mi aiutano..."
Mia SeP: "Certo, ma immagino non sia facile..."
No, non puoi dirmi questo, non tu.
Allora di Leopardi non ho capito niente...
marzia.elle
sabato 15 marzo 2008
Inutile propaganda
Donna Terzilia (con il viva voce): "Pronto?!"
Voce femminile: "Buongiorno signora! Qui è la segreteria di Alemanno..."
Donna Terzilia: "Ha sbagliato numero."
Voce femminile: "No no signora, non ho sbagliato, non cercavo nessuno in particolare. Ecco, dicevo, noi siamo della segreteria di Alemanno. Lei ovviamente sa che l'onorevole Alemanno si candida per essere sindaco di Roma? Bene. Vorrei un po' spiegarle il suo programma..."
Donna Terzilia: "Ah, il programma? Voglio più autobus! Perché fate schifo. Mi tocca aspettare sempre le ore!"
Voce femminile: "Ha ragione signora, per questo l'onorevole si impegna a garantire un servizio pubblico più efficiente. Una maggiore sicurezza, posti di lavoro..."
Donna Terzilia continua a cazziarli per un po'.
Voce femminile: "Certo signora. Per questo le volevamo chiedere il voto per Alemanno sindaco di Roma!"
Donna Terzilia: "Muuuuuuuuuuuuuahhhhhhhhhhhhhhh! Ahahahahaha! Buuuuuuuuuuaaaaaaaaaaaaaahhhhhhh!"
Che dite, la signorina avrà intuito le nostre intenzioni di voto?
marzia.elle
I fantasmi
Ale / Ros: "Con la dedica del Leopardi?"
Ale: "Oddio, vede i fantasmi!"
Ros: "Ci parla!"
Ale / Ros: "E' grave, ma è tanto grave..."
marzia.elle
venerdì 14 marzo 2008
Incaute confidenze
Io: "In effetti..."
Mia SeP: "Dai, saliamo nel mio studio così mi racconti bene. Voglio sapere tutto."
Pensiero di Din: "Cazzo, tu guarda se non ci facciamo chiudere dentro 'sta sera. E chi le regge tutte e due? Attaccheranno con Leopardi... ma perché tutte a me?!"
Io: "Wow, ma qui hanno cambiato tutto!"
Mia SeP: "E tu che ne sai?"
Porca zozza, cretina, deficiente che non sono altro, mi sono tradita!
Mia SeP: "Eh? Mhhh, ma che studiavi tu?"
Io: "Lettere..."
Mia SeP: "Ahhhhh"
Pensiero di Din: "Sì, Yeah! Mitica! Ora le dirà anche che in privato la chiama mia SeP, mia Signora e Padrona. Questa giornata comincia ad avere un senso..."
marzia.elle
Amica ironia...
Io: "La mattina... poi dopo pranzo... e la sera..."
Doc: "Mhhh... e l'elettrocardiogramma lo fai a giorni alterni?"
Io: "L'elettrocardiografo si compra? Ah, ok non lo sapevo. Lo farò."
Eppure una volta l'ironia la capivo.
Doc: "Oh, non diventarmi paranoica!"
Io: "Misurare la pressione tre volte al giorno è troppo?"
Doc: "Sì!"
Io: "Due?"
Doc: "Pure..."
Io: "Solo una?"
Doc: "Vivi!"
Obbedisco!
marzia.elle
giovedì 13 marzo 2008
Volemose bene
Io: "..."
Donna Terzilia: "Cioè, le cose sempre all'ultimo tu!"
Pure quell'affare del buco dell'ozono, se ci stavo più attenta!
Io: "Papà, cazzo, hai attaccato adesso, perché non l'hai detto a me invece di chiamare mamma?"
Papy: "Io? Dire cosa?"
Io: "Questa cosa che stai dicendo ora. Che ti hanno detto all'ospedale!"
Papy: "Ohhh, me lo sono ricordato ora..."
Commento di Din: "Figliola, non fare caso a quella macchina che ti sciacqua il sangue, non è come pensi..."
Ignota dottoressa al telefono: "Eh, ma è grave. Impossibile che non ve l'hanno detto. Ormai è cronica. No, non si cura, figurarsi."
Dottoressa, posso avere il suo nome? Nel caso avessi un momento di sconforto la chiamo.
Io: "Ma', al funerale voglio la Ginestra. Ricordatelo."
Donna Terzilia: "La ginestra? E dove la vado a trovare, non è mica periodo!"
Gira il cricetino la ruota.
Donna Terzilia: "Funerale? Ma che cazzo dici?"
Qui su l'arida schiena
Del formidabil monte
Sterminator Vesevo...
Io: "Domani sarà una giornata di merda. Sei sicura di voler venire con me? Però dai, poi alle 18 andiamo a seguire la lezione della SeP."
Din: "Cioè, vuoi dirmi che la parte migliore della giornata sarà la lezione della tua SeP?"
marzia.elle
lunedì 10 marzo 2008
Una storiella
Studiava la materia che più amava con ottimi risultati. A volte le dicevano che scriveva divinamente e lei sorrideva, perché nel suo cuore già lo sapeva.
Lei vedeva nel suo futuro come attraverso un vetro.
Lei aveva molte certezze e sapeva essere felice.
Credeva nell'amore e il suo le sembrava perfetto e destinato all'eternità.
Credeva nella famiglia e sapeva che la sua le avrebbe dato grandi soddisfazioni.
Questa ragazza leggeva sempre Leopardi. Si inteneriva ogni tanto. Ogni tanto annuiva, altre sospirava.
Qualche sera malediva il tempo che li aveva divisi. E poi lo benediva, perché quegli occhi azzurri sapevano essere severi e lei, un po', li temeva.
Lei credeva nell'amicizia. Con tenerezza, come il suo poeta le aveva insegnato.
Lei rideva con il suo poeta, ché sapeva essere dolce, crudele e ironico.
Lei piangeva con il suo poeta, perché sapeva essere terribilmente sincero.
Un giorno, la ragazza piena di certezze, smise di prendere ottimi voti. Perse fiducia nella famiglia, non desiderò più la sua, perse l'amore, non vide più il futuro.
Prese le sue belle certezze e ne rise. Il suo poeta sempre lì a consolarla.
I suoi amici sempre lì ad amarla, malgrado tutto.
Un giorno, quella ragazza si ritrovò dentro un pronto soccorso e per un attimo pensò che quella fosse la sua ultima giornata.
Non aveva rimpianti. Si chiese se ne fosse valsa la pena e si rispose di sì.
Pensò alle persone che le erano care e le venne da ridere. Forse non era il momento per ridere, ma rise ugualmente.
Recitò il suo poeta e pensò che fosse anche un po' ridicolo. E il suo poeta lo pensò con lei.
Si disse che non aveva paura e in effetti non ne aveva più.
Una volta, quella ragazza, aveva scritto una storia. Nella storia, la protagonista, in punto di morte, ripassava mentalmente la lista della spesa. Pensò che fosse un bel modo per salutare il mondo e lo fece.
Poi la giornata passò.
Arrivarono altri giorni e altre parole.
E quelle parole spesso non erano belle.
Una notte chiamò la sua amica del cuore e le chiese la verità, e lei gliela disse.
Allora pensò che non ci fosse più niente per lei.
E la paura che non aveva provato per la morte, la provava ora per il suo futuro.
La notte passò.
La ragazza aveva sempre avuto grandi speranze nel cuore, ma quella notte capì che aveva bisogno solo dell'affetto dei suoi amici e del suo poeta.
Il suo poeta era lì, accanto a lei, e sorrideva.
"Mi hai sempre detto che è impossibile raggiungere la felicità!" Lo rimproverò lei.
"Leggi meglio." Le rispose con dolcezza lui.
Ed era la prima volta che le parlava dopo tanto tempo.
marzia.elle
lunedì 25 febbraio 2008
A volte ritornano...
scusate l'assenza.
Nelle ultime due settimane ho voluto provare di persona il servizio sanitario nazionale.
Ora, sebbene ci sia ancora molta strada da fare, ho tanto da raccontare. Episodi a volte divertenti, a volte drammatici.
Ma oggi sento il desiderio di scrivere solo due frasi.
Una in onore dei betabloccanti. Grazie piccoli, adorati farmaci.
La seconda, in onore di quei meravigliosi ragazzi che sono i miei amici.
Senza i quali, le mie giornate sarebbero state penose.
Vi voglio bene.
marzia.elle
venerdì 8 febbraio 2008
Nacque
Ma la nascita, non fu cosa facile. Oh, per la mamma sì, per me dico!
Donna Terzilia: "Su, sveglia!"
Io: "Mamma... sono le 6!"
Donna Terzilia: "Si sa, i cesarei li fanno presto!"
Ivan è nato alle 15:40!!!
Lo so, Ivan è un nome del cazzo, sorvoliamo!
Donna Terzilia: "Oh, com'è non c'è nessuno?"
Io: "Perché sono le 8 mamma. Manco il ginecologo è arrivato..."
Donna Terzilia: "Era quello vestito di verde entrato prima!"
Io: "Con il carello delle colazioni? E comunque tè non si scrive thee!"
Signora1: "Salve..."
Io: "'Giorno..."
Signora1: "Siete in attesa?"
*Nella sala d'attesa? No, fumiamo canne!*
Io: "Sì..."
Signora1: "Nasce oggi?"
Io: "Si spera..."
Signora1: "Io ho mia figlia..."
*Ma quale parte di me, precisamente, ispira conversazione?*
Io: "Ah..."
Signora1: "Due gemelli erano..."
*Erano?*
Io: "Ah..."
Signora1: "Poi... ecco... purtroppo... mi scusi mi scusi... ma a voi andrà bene, vedrete..."
Signora2: "E allora, dopo quella cosa, mia sorella ha fatto il voto! Così quando il Signore le ha dato di nuovo questa gioia, l'ha chiamato Giovanni Paolo come il Papa..."
*Comincio a essere solidale con Erica!*
Io: "Ah..."
Signora2: "Che poi sapesse come è intelligente..."
*Ma il fatto che legga in disparte e risponda a monosillabi, non suggerisce nulla al mondo?*
Io: "Davvero?"
Signora2: "Sì sì, ieri è venuto da me e in un orecchio mi ha detto: 'Zia, vaffanculo!'"
Io: "Wow..."
Signora2: "E allora mia sorella: 'Che hai detto a zia?' e lui furbo: 'Se aveva una caramella!'"
*Signora, a me sembra più il profilo di un serial killer, vedi tu!*
Io: "Molto intelligente..."
Signora2: "I bambini di oggi sono troppo avanti..."
*E le zie troppo sceme! Concordo!*
Signore1: "E lei lo vede così... ma appena è l'ora della pappa... ah... prima fa due strilletti, poi attacca... ha certi polmoni! Su su, bello a papà, nasino a patata... Che poi pare che ha un orologio dentro. Preciso, a mezzanotte, come una sirena. Oh, il lenzuolino. No no con la manina... stringe forte vede? Ha una forza... davvero non mi era mai capitato. Nemmeno con l'altro figlio. Sa, ne ho un altro. Cinque anni a maggio. No a papà... eccolo, eccolo... ora reclama la poppata. Che fa quelle facce strane sapesse... come volesse dire qualcosa..."
*Tipo: papà, piantala di rompere il cazzo?!*
Ora della poppata!
Tutti i bimbi a trenino dalla neonatologia a ostetricia.
Infermiera1: "Il primo che si avvicina ai bimbi... lo mordo!"
*Fai uno sforzo, cosa leggi nei miei occhi? Me ne fotto delle creature? Esatto!*
Donna Terzilia: "Noooooooo, guarda quello... ohhhhhhhhhhhh, che bellini... e quello........"
Io: "Piantala di piangere come una vecchia isterica!"
Donna Terzilia: "Mi commuovo..."
Infermiera1: "Che mi tiene la porta per favore?"
*Ora, qua è pieno di signore coi lucciconi agli occhi, perché io che sto leggendo?*
Io: "Per tenere la porta mi devo avvicinare..."
Infermiera1: "Su che non mordo, scherzavo..."
Il trenino dei neonati è devastante. Sappiatelo!
Urlano come dei forsennati!
Donna Terzilia: "Non sono bellissimi?"
Io: "So' tutta un brivido..."
Donna Terzilia: "Chissà qual è quello del signore laggiù..."
Io: "A ma', sono passati venti neonati di cui solo uno nero, secondo te?"
Tarda mattinata, Anna, la futura mamma, comincia a dare segni d'isteria.
Anna: "Quando tocca a me?"
Io: "Ci vuole pazienza... molta pazienza..."
Anna: "E' passato il dottore prima. Mi fa: 'E tu che ci fai qua?' 'E che non la vedi la panza?' ho detto io. Certo che a volte se ne escono come le scorregge!"
*Facciamo che non ci conosciamo?*
Infermiera2: "La signora Anna... Annaaaaaaaaa."
Anna: "Ecco, ecco..."
Infermiera2: "Con me a fare l'eco!"
Anna: "Arrivo..."
Infermiera2: "Su, forza..."
Anna: "E se la gente si leva dai coglioni!"
Infermiera2: "Scusi?"
Io: "Quello assomiglia a Maroni! Ha detto che quello assomiglia a Maroni!"
Anna: "Sempre in mezzo al cazzo!"
Io: "Toh, c'è anche Marrazzo..."
Donna Terzilia: "Eh eh... è un po' nervosa... scusate, scusate..."
E finalmente nasce!
Donna Terzilia: "Tutto bene, tutto bene! Vieni a vedere, corri!"
Io: "Perché? Scappa? Ha visto i genitori?"
Donna Terzilia: "Non è bellissimo?"
Io: "Stai piangendo... cioè: stai piangendo?!"
Donna Terzilia: "Mi commuovo..."
Io: "Cioè: state piangendo tutti..."
*Sono un mostro!*
Donna Terzilia: "Sniff sniff..."
Io: "Ecco, usa tutte le tue lacrime, perché io questa gioia non te la do!"
Donna Terzilia: "Ma non mi importa, davvero..."
Io: "Lo vedo, per questo piangi come un vitello!"
Paolo (il padre): "Sbava..."
Io: "Ma pensa..."
Donna Terzilia: "Ha appena preso il latte."
Paolo: "Già mangia?"
Io: "No, in genere cominciano dopo tre quattro mesi... ma questo è avanti!"
Donna Terzilia: "E certo che mangiano!"
Paolo: "E perché sbava così?"
Io: "Vieni, io e te dobbiamo parlare!"
Donna Terzilia: "Ma', Anna ti vuole vedere..."
Io: "Dove sta?"
Donna Terzilia: "Sala risveglio!"
Io: "Manda Paolo!"
Donna Terzilia: "Ma no, vuole te. Proprio te!"
Io: "E perché?"
Donna Terzilia: "E vai!"
Anna: "L'hai visto Ivan?"
Io: "Sì, pensa... è carino..."
Anna: "Mi somiglia?"
Io: "Ho detto che è carino!"
Anna: "Eh eh, mi prendi in giro..."
*Una volta che ero seria!*
Urlo straziante!
Anna: "E che è?"
Io: "Niente, 'sti geni hanno piazzato la sala risveglio accanto alla sala travaglio..."
Anna: "La sgozzano?"
Io: "Prova te a far passare un affare di venti centimetri per un buchetto di 5/7 e poi ne riparliamo..."
Anna: "Fortuna che ho fatto il cesareo... ahio però... mi fa male un po' la pancia..."
Io: "Tipo come ti avessere aperto con un bisturi?"
Anna: "Dici che è per quello?"
Io: "Può essere..."
Anna: "Eh... però... mi fa male..."
Io: "E' l'anestesia che sta finendo... chiedi un po' di antidolorifico..."
Anna: "Dici che è normale che mi fa male?"
Io: "E' sacrosanto direi... su, resisti... pensa a Ivan!"
Anna: "E... mi tieni un po' la mano?"
Io: "Che?"
*Non voglio leggere commenti a tal proposito!*
Anna: "Però... non è bello?"
Io: "Cosa?"
Anna: "Insomma... noi non siamo niente in fondo... eppure... ci vogliamo bene..."
Io: "..."
Anna: "Ho detto che ci vogliamo bene!"
Io: "Devo rispondere?"
Anna: "Tu scherzi sempre... uff... mi fa male..."
Io: "Pensa ad altro via. Dai che domani ti passa..."
Anna: "Dici?"
Io: "Certo! Invece Ivan resta per sempre, pensa che palle!"
Anna: "Non è bellissimo?"
Io: "Come no..."
Anna: "E mi vieni a trovare a casa?"
Io: "Ora non t'allargare!"
Anna: "Ma sei stata tutto il giorno qua con me..."
Io: "Mi hanno costretto!"
Anna: "E mi tieni la mano..."
Io: "Dillo a mia madre e Ivan resta orfano!"
Anna: "Ahi ahi... mi batte..."
Io: "Ho detto che non devi pensare al dolore. Non mi ascolti allora! Sto facendo una fatica inutile!"
Anna: "Raccontami qualcosa..."
marzia.elle
mercoledì 6 febbraio 2008
Peggio di prima, paurissima!
Messaggino dell'amica del cuore.
La chiamo.
Io: "No, questa me la devi raccontare a voce!"
Amica del cuore: "Ciao, sono in sala..."
Io: "Insomma stanotte hai soccorso l'ex di..."
Amica del cuore: "Lascia stare. Mi faranno santa!"
Io: "Ma non ha uno straccio di amica questa?"
Amica del cuore: "Pare di no... l'ho accompagnata al pronto soccorso..."
Io: "Uff, ma che è questo bip bip di sottofondo?"
Amica del cuore: "Il cuore della signora."
Io: "Cazzo! Sei in sala operatoria?!"
Amica del cuore: "Te l'ho detto che ero in sala!"
*Per me la sala è la camera da pranzo!*
Io: "Ti chiamo dopo!"
Amica del cuore: "Perché? Sono fuori campo. Non c'è problema. Nel caso devo entrare ti mollo al volo."
Io: "Ma capisci che non riesco a parlare con 'sto bip bip sotto?!"
Amica del cuore: "Io manco lo sento più!"
Io: "Mi rassicura... oddio, perché è rallentato?"
Amica del cuore: "E che ne so!"
Io: "Oddiomio... oddiomio..."
Amica del cuore: "Ma piantala! Va tutto bene!"
Io: "Sai cosa, ci sentiamo dopo..."
Amica del cuore: "Perché?"
marzia.elle
giovedì 31 gennaio 2008
Paura
Io: "Che fai? Coff, coff!"
Amica del cuore: "Studio..."
Io: "Wow... coff, coff, scusa..."
Amica del cuore: "Beh, che sarebbe questa tosse?"
Io: "Ma... veramente..."
Amica del cuore: "E da quanto l'hai?"
A volte, quando fa il dottore, mi mette un poco d'ansia...
marzia.elle
Piccoli rapinatori crescono
Io: "Che succede?"
Claudio: "Hanno fatto una rapina a Genzano. Maddai fico! Sono scappati con la macchina della polizia..."
Ciccio: "Minchia, erano andati a piedi a fare la rapina?"
Claudio: "Oh, potete testimoniare, io sono qua in ufficio!"
Ciccio: "Ehhh, non so... con quel capello sconvolto da passamontagne..."
marzia.elle
martedì 29 gennaio 2008
Mi devo rassegnare
Io: "Grazie, già preso."
Luca: "Che leggi? Posso impicciarmi?"
Io: "Guarda..."
Luca: "Oh mamma che botta! Ah vabbè, te sei leopardiana..."
Io: "Già..."
Luca: "Sempre caro mi fu quest'erto colle..."
Io: "ERTO?"
Luca: "Beh... non stava in salita?"
marzia.elle
lunedì 28 gennaio 2008
Nuova pettinatura
Ale: "E che hai fatto ai capelli stamattina?"
Claudio: "Mi si sono infilati due piccioni nel casco!"
marzia.elle
sabato 26 gennaio 2008
Silenzi
A volte non ti capisco, a volte non mi capisci.
A volte mi dici che non sono la figlia che desideravi e poi chiedi scusa.
Le parole per te hanno poco valore e perciò le usi e mi rimproveri perché io taccio.
Le parole per me sono importanti e allora sto in silenzio, con la paura che nei miei occhi tu legga ciò che non dico.
A volte ti ho ammirato.
A volte hai fatto scelte che non ho condiviso.
A volte ho pagato per le tue scelte.
A volte non ti ho perdonato.
A volte ho desiderato che non fossi tu mia madre.
A volte vorrei che leggessi queste righe.
Forse, volersi bene, è anche questo.
marzia.elle
venerdì 25 gennaio 2008
De consolatione
Me ne stavo qui alla scrivania un po' abbattuta cercando conforto nelle parole del Leopardi, quando, Ciccio, mosso a pietà, si è messo a leggere in siculo per me, e solo per me, l'Ultimo Canto di Saffo.
"Placida notte ah, e verecondo raggio della cadente luna... amuninne... "
Non ho mai la videocamera quando mi serve!
marzia.elle
giovedì 24 gennaio 2008
Insomma...
Nel mentre, così, per portarmi avanti con il lavoro, proporrei un bel vaffanculo in coro a 'sti quattro delinquenti che siedono in Parlamento.
Ah l'Italia!
*** upgrade ***
Io sono per lo sbarramento al 10%!
marzia.elle
martedì 22 gennaio 2008
Davanti la TV
Donna Terzilia: "Ah beh, non ne ho visto manco uno!"
Si alternano un po' di premiati.
Donna Terzilia: "Manco un telegattino gli hanno dato a Chi l'ha Visto! Quella poraccia si sbatte tutti i lunedì a cercare la gente e loro niente! Non è giusto."
Pubblicità. Al centro dello schermo uno yogurt.
Donna Terzilia: "Ahhh, adesso mi farei giusto un panino con il salame!"
Salute!
marzia.elle
Che carini...
Alle 12 di oggi la firma decisiva. Non sono più una ricca proprietaria immobiliare.
Scrivo un sms ai miei cari amici.
"Ora sono nullatenente, mi frequenterete ancora?"
Le risposte:
"Direi di sì, ora hai i soldi..."
"Tu chi sei?"
"A pensarci bene ora è meglio, tieni il liquido..."
Grazie, vi voglio tanto bene anche io!
Non vi libererete mai di me!
marzia.elle
lunedì 21 gennaio 2008
Confidenze
Io non sono anonima!
marzia.elle
domenica 20 gennaio 2008
Auguri Scinti!
La teoria degli equilibri dice che quando va tutto di schifo, non devi crollare, perché sta per arrivare una cosa bella. La teoria degli equilibri dice anche che, quando va tutto alla grande, devi tenere la capoccia sulle spalle, ché la bordata arriva sempre all'improvviso.
Ero in un periodo un po' di schifo quando ho incontrato Scinti.
In verità l'ho incontrata prima, ma non sempre si vede ciò che si ha davanti se si tengono gli occhietti chiusi.
Ora, siccome il periodo era schifoso forte, Scinti doveva per forza essere una cosa bella!
Ma questo, all'inizio, non l'avevo capito. Non capisco mai niente io!
Poi, si sa: la fortuna a volte aiuta anche chi non lo merita, e ci sono arrivata.
Di lei ammiro la brillante intelligenza e la spiazzante ironia. Talenti che da sempre mi rendono schiava. Con lei mi piace parlare, perché quando trovo qualcuno che intellettualmente mi fa il mazzo, godo a sfidarlo.
Di Scinti mi fa impazzire quel modo che ha di dirti la verità, mentre tu stai lì a chiederti se è meglio dire o tacere.
Mi lascia interdetta quando con una riga di risposta brucia le mie cinquanta di domanda. Mi fa sorridere quando mi mostra quanto io sia disgraziatamente "normale" mentre mi credo speciale.
E trovo coraggiosa quando, lei che non dice assolutamente parolacce, mi guarda e sbotta: "Ma vaffanculo!" Che sta per: smettila cretina, lo sai che ti vogliamo bene!
Ecco, oggi che festeggiamo il giorno che Scinti emise il primo vagito, le dedico questo post perché tanto, si sa, non ho le palle per dire ciò che poi, a volte, riesco a scrivere.
Auguri Scinti.
Sei una cara amica.
Non dico che hai cambiato la mia vita, ma un po', sicuro, l'hai aggiustata!
marzia.elle
venerdì 18 gennaio 2008
Alrune dei Piduli
Scotch scotch.
Ciccio: "..."
Io: "E' un disegno."
Ciccio: "..."
Io: "Rappresenta il mondo magico del gioco fantasy che faccio..."
Ciccio: "Alr... all... alrn... che lingua è?"
Io: "Alrune dei Piduli, è italiano a occhio."
Claudio: "Quel coso al muro è nuovo!"
Io: "Che fine osservatore!"
Claudio: "Quello non c'entra con Leopardi?"
Io: "Direi di no..."
Claudio: "E chi l'ha fatto?"
Io: "Una mia cara amica."
Claudio: "Ah, allora non sei sola a essere strana!"
Ale: "Mhhh... Alruné dei Piddulì. E' sardo?"
Io: "No, e si legge Alrune dei Piduli."
Ale: "E cosa sono i Piddulì?"
Io: "Piduli, si dice Piduli. Sono degli esseri magici."
Ale: "Ah... va tutto bene..."
Giampy: "Alrune dei Piduli!"
Io: "Grande! L'hai letto bene! Bravo!"
Giampy: "Ho letto le lettere..."
marzia.elle
lunedì 14 gennaio 2008
Come faccio funzionare le cose io...
Luc: "Non riesco a connettermi al server!"
Io: "Per il rilascio?"
Luc: "No, per giocare on-line, ovvio. Che facciamo mentre la patch si installa?"
Io: "Ho un libro con me se vuoi..."
Luc: "Un libro? Cosa?"
Io: "Critica su Giacomo Leopardi!"
Luc: "Funziona, miracolo, funziona! Mi sono connesso!"
marzia.elle
venerdì 11 gennaio 2008
Profonde motivazioni
Amica del cuore: "Perché ieri non mi hai chiamato?"
Io: "Ieri... ehhh... io..."
Amica del cuore: "E se oggi non ti facevo lo squillo? Eh? Che hai di così importante da fare?"
Io: "Ecco... io..."
Amica del cuore: "No no, forza. Voglio sapere!"
(attimo di silenzio)
Io: "Ma noi, precisamente, perché siamo amiche?"
(attimo di silenzio)
Amica del cuore: "Per interesse ovvio!"
Io: "Ah sì?"
Amica del cuore: "Perché diventerò un grande dottore e un giorno ti salverò la vita!"
E così, per dire, non si potrebbe essere amiche senza che io sia in fin di vita almeno venti volte al giorno?
marzia.elle
mercoledì 9 gennaio 2008
Tempi andati per sempre
Silenzio.
Ciccio guarda l'infinito e sorride.
Luc: "Hai avuto un lampo di genio?"
Ciccio: "Io? Non mi succede dall'86!"
marzia.elle
martedì 8 gennaio 2008
Il consiglio
Giampy: "Il progetto lo stanno per chiudere..."
Io: "Già..."
Giampy: "E a dirla tutta... Leopardi è morto!"
Io: "Cioè mi resta il suicidio?"
marzia.elle
lunedì 7 gennaio 2008
Il rientro
Io: "Fra', è già un'ora e mezza che lavoro. Posso andare?"
Ciccio: "No!"
Ore 10:30
Io: "Fra', adesso sono due ore e mezza. Posso?"
Ciccio: "Ancora no!"
Ore 11:30
Io: "Fra', adesso sono tre ore e mezza però. Dai, posso andare a casa?"
Ciccio: "No!"
Io: "Uffa!"
Ciccio e Claudio: "Che razza di capo che abbiamo..."
marzia.elle
giovedì 3 gennaio 2008
Il 2007
Buono e inaspettato, considerando le premesse.
Alcuni mi dicono che sono cambiata, che ho lasciato uscire un'altra parte di me. Hanno ragione. E non lo dico con fierezza o rimpianto, semplicemente a volte accade.
Perché si possono fare tanti bei discorsi filosofici, tante profonde riflessioni, ma aspettare quindici giorni la risposta di un agoaspirato, per dire, può contribuire a modificare il modo di affrontare le giornate.
Il 2007 è stato un anno positivo. Perciò, mi pare giusto festeggiarlo come merita.
Per l'occasione, ho voluto scegliere quattro episodi che, più di altri, mi hanno reso felice.
Il giorno che, in Scozia, seduta a terra con i miei amici, ho scoperto di sapere ancora ridere come quando avevo dodici anni. Quando pare che esplodano i polmoni e nulla ha più senso se non l'attimo. Quando intimamente e profondamente sai che quella è la felicità e, magia, la sai anche riconoscere. E in quello stesso attimo, ti guardi intorno e ti accorgi che il destino ti ha donato, a sorpresa, una nuova, splendida amicizia.
Il giorno che, amica mia del cuore, ti ho visto dire "Sì."
Quando poi ci siamo salutati all'aeroporto e il dottore tutto d'un pezzo ha saputo regalarmi parole tanto dolci abbracciandomi teneramente. Noi siamo così. Lo siamo sempre state. Non ci diciamo mai: "Ti voglio bene", perché non serve, lo sappiamo.
Il giorno che, sommo gaudio, sono stata convocata nell'ufficio del gran capo per ricevere complimenti e aumento di stipendio.
Lo so bene, mia cara società, che, a breve, rivorrai tutto con gli interessi, sono qui.
Il giorno che, e al pensiero ancora sento il cuore implodere, ti ho potuto conoscere.
Tu che nel modo che hai di vivere, di parlare, sentire e pensare sei così leopardiana da illudere, commuovere e spaventare.
Tu, signora e padrona della mia mente.
Felice 2008 a voi tutti.
Il mio augurio è che possiate vivere quattro giorni così.
marzia.elle